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Nel 2015, il gruppo ATAP (Technology and Advanced Projects) di Google disponeva di minuscoli sensori radar che consentivano agli utenti di controllare i dispositivi semplicemente con il tocco di un dito sull’altro. Ma è stato solo questa settimana, e dopo una spinta di Facebook, che Google ha ottenuto l’approvazione necessaria per implementare la sua tecnologia nel mondo reale.

Secondo la Reuters, la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha concesso alla società l’autorizzazione ai sensori Project Soli di utilizzare frequenze tra 57 e 64 GHz, superiori a quelle normalmente consentite nei dispositivi comuni, ma entro i limiti dettati dall’Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI), un istituto che stabilisce gli standard di telecomunicazione in Europa.

La FCC ha specificato che i sensori Soli possono persino essere utilizzati durante i voli fintanto che gli utenti e i produttori di dispositivi rispettano le norme standard dell’Aviazione federale per l’aviazione (FAA) sull’uso dell’elettronica portatile.

 

Lo studio nel tempo

Inizialmente pensato da studenti dell’Università di St. Andrews, in Scozia, l’obiettivo alla base del progetto Soli era quello di sostituire pulsanti fisici o controlli di schermo virtuale utilizzando sensori radar per rilevare i movimenti delle mani – in modo tale che, invece di premere un pulsante per abbassare il volume sul dispositivo, potremmo strofinare le dita come se stessimo suonando il violino più piccolo del mondo.

Questa tattica offre alcuni vantaggi rispetto ai tradizionali comandi touchscreen perché, come già sappiamo, quando le mani o le dita toccano qualcosa, non abbiamo bisogno di feedback tattile o motori di vibrazione aggiuntivi per assicurarci che il dispositivo funzioni. Inoltre, Soli è in grado di riconoscere la differenza tra le proprie mani e oggetti fatti di metallo, plastica o altri materiali. Pertanto, non è limitato solo ai gesti di base.

Precedentemente, mentre Google cercava l’approvazione per la sua tecnologia basata su radar, Facebook entrò nel problema, temendo che i dispositivi Soli potessero interferire con il funzionamento di altri gadget. Nel frattempo, dopo colloqui e meeting, i due giganti della tecnologia sembrano essere d’accordo e, a settembre, hanno presentato alla FCC una dichiarazione congiunta secondo la quale, anche se i radar di Google utilizzano livelli di potenza superiori ai normali, i sensori Soli non dovrebbero causare problemi ad altri dispositivi.

Sfortunatamente, anche se la FCC ha dato l’approvazione per la continuazione di Project Soli, ci vorrà probabilmente del tempo prima che possiamo vedere i sensori radar installati su Pixel o Chromebook. Detto questo, Soli potrebbe essere l’ultimo pezzo del puzzle di cui abbiamo bisogno per realizzare dispositivi come il Lenovo Yoga Book C930 – che porta una tastiera virtuale al posto delle chiavi fisiche.

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