WhatsApp: 3 nuove funzioni che in tanti non conoscono e che potrebbero essere vitali

Molte persone non ne sono a conoscenza, ma anche i profili WhatsApp possono essere chiusi senza la propria volontà. In pratica, si può essere bannati anche sulla chat di messaggistica istantanea più popolare al mondo. E’ questo ciò che è accaduto a migliaia di persone nelle ultime ore, dopo i nuovi provvedimenti presi dal team di controllo della piattaforma.

WhatsApp, le ragioni dietro un possibile ban

Data la poca informazione a riguardo, vogliamo mostrarvi oggi i casi per cui si rischia di essere bloccati su WhatsApp. Gli sviluppatori sono stati chiari: la chat deve sempre muoversi all’interno dei binari della legalità. Tutti i messaggi che fanno riferimento a crimini o violazioni della legge sono quindi causa dell’eliminazione unilaterale del profilo.

Allo stesso modo, il ban può arrivare anche per motivazioni meno drastiche. Un chiaro esempio è quello legato allo spam. Negli ultimi mesi, dato l’andazzo storico di WhatsApp, il team ha applicato una sorta di task force anti-spam. Chi passa le sue giornate ad inondare migliaia e migliaia di utenti con messaggi inutili avrà di sicuro vita breve sulla chat.

Una terza ragione di blocco è la condivisione di materiale non appropriato (malware, virus, contenuti violenti da censurare). Ultima strada che porta al ban è la creazione di finti profili con nomi fasulli e numeri non veritieri.

Ricordiamo a tutti gli utenti di fare particolarmente attenzione. Le regole di WhatsApp sono ferree: quando si viene bloccati sulla piattaforma, non vi è più via di tornare indietro.

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