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iCloud sotto attacco di hacker cinesi, secondo alcuni si tratterebbe addirittura del governo cinese che vuole intrufolarsi nelle faccende dei fans Apple.

Dopo il polverone sollevato dai problemi di sicurezza di iCloud che hanno portato alla pubblicazione delle immagini di alcune celebrità, poco o per niente vestite, sembrava che la questione fosse finita dimostrata l’assoluta estraneità di Apple sull’accaduto. A quanto pare non è così.

Dopo che le star hanno tentato di rivalersi, mediante un famoso avvocato californiano, su Google colpevole di aver lasciato che le immagini girassero per la rete mostrando a tutto il mondo il prezioso di dietro delle suddette star con relativo strascico di polemiche, iCloud torna in auge ancora una volta a causa di attacchi da parte di hacker, questa volta cinesi.

Anzi, addirittura l’autore dell’attacco sembra essere il governo cinese perché il sito creato ad hoc per trafugare username e password, interposta tra l’ignaro utente e il vero sito Apple, poggia su server governativi.

La ciliegina sulla torta poi è arrivata direttamente dalla patria della mela morsicata dove Apple è “accusata di ricevere” i dati di posizione e ricerca dei possessori dei Mac. Un’accusa che ha creato polemiche anche se è possibile disattivare questa funzione attivata di default.

Come al solito Apple rimane estranea ad ogni possibile coinvolgimento sia per quanto riguarda i dati trafugati su iCloud che ormai sembra quasi diventata una barzelletta, sembra che iCloud abbia più buchi di un colapasta eppure Apple e i servizi che offre sono i più sicuri e meno male, aggiungerei. Ancora una volta i fatti dimostrano che i sistemi Apple sono attaccabili come qualunque altro, ancora più grave se pensiamo che i loro sistemi non sono aperti quanto è Android, e che anche Apple accede ai dati dei propri utenti almeno per quanto ci è dato sapere perché quale sia la verità fino in fondo lo possono sapere solo a Cupertino.

A tutto questo rimane da aggiungere che oggi si è scoperto che i nuovi iPhone si “colorano” nei jeans e alcuni utenti, se li vogliamo chiamare così, lamentano che si tratta di jeans poco costosi e che non è un problema del device ma di chi ha comprato pantaloni al mercato.

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Insomma gli Apple fan hanno delle travi negli occhi che potrebbero sostenere il ponte di Brooklyn, svegliarsi non è mai troppo tardi.

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