ZTE

L’azienda cinese ZTE ha temporaneamente sospeso il trading sulle borse di Hong Kong e Shenzen in Cina. Una mossa dovuta probabilmente all’embargo imposto dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.

In UK, la sospensione è stata decisa a seguito dell’allarme diffuso dal National Cyber Security Centre (NCSC), che ha avvisato le compagnie di telecomunicazioni britanniche circa i possibili pericoli all’infrastruttura di tali aziende se commerciano con il brand cinese. Come sappiamo, anche gli USA hanno ristretto il campo d’azione delle compagnie di bandiera nel settore IT, ponendo il veto agli scambi commerciali con ZTE per una conclamata violazione delle sanzioni imposte dal governo di Trump all’azienda cinese, a lato di una multa salatissima di 1,2 miliardi di dollari nel 2017.

Cosa successe nel 2017 tra ZTE e USA

La storia di questo embargo l’abbiamo già raccontata nel dettaglio in un precedente articolo, quando il segretario del Commercio Wilbur L.Ross Jr ha dichiarato recentemente che “ZTE ha preso in giro il dipartimento. Anziché reprimere il comportamento criminoso del proprio staff, l’azienda li ha premiati. Questo comportamento non può essere ignorato.”

In un comunicato apparso sul sito ZTE , in risposta al governo americano, il produttore cinese ha detto: “ZTE è consapevole dell’ordine di blocco attivato dal Dipartimento del Commercio USA. Al momento, la compagnia sta valutando tutte le potenziali implicazioni che questo evento avrà sull’azienda e ha avviato delle consultazioni interne proattive per rispondere adeguatamente”.

Un comunicato di ZTE che vuol dire tutto, o niente. Ma, di sicuro, le mosse del brand cinese non si faranno attendere. Non poter commerciare con le aziende anglosassoni è stato un duro colpo per i suoi guadagni. Per questo le contrattazioni in borsa sono state sospese, altrimenti i titoli azionari sarebbero colati a picco.

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