Una grande ambizione scorre nei circuiti dello Huawei P10, il phablet top di gamma dell’azienda cinese. L’obiettivo è quello di porsi come concorrente dei due colossi del mercato, Samsung e Apple.

Design

Forme arrotondate, ergonomiche e sottili: questo il biglietto da visita dello Huawei P10. Il device è sottile, con uno spessore pari a 7,2 mm, e costruito attorno a un raffinato ed equilibrato gioco tra metallo e vetro. Le sue dimensioni sono abbastanza contenute.

Misura 146.2x72x7.2 mm per un peso pari a 146 grammi. Rispetto a P9 è più comodo da tenere in mano anche se molte volte sembra scivolare via facilmente e per questo necessita di un’ottima cover. A fronte di un’estetica già vista sul mercato, è un modello in cui i materiali denotano la natura di prodotto top di gamma.

La scocca, totalmente piatta, è in alluminio opaco e ben integrata con le cornici, quasi a formare un corpo unico. La parte posteriore del device presenta la fotocamera con doppio sensore realizzata in collaborazione con Leica e doppio Led Flash dual tone e messa a fuoco laser. Completano il design il logo Huawei e le bande per le antenne.

Sul lato sinistro troviamo un carrellino dove inserire la Sim, singola o doppia e l’espansione della memoria. A destra è presente un tastino zigrinato rosso (il colore aziendale) che risponde alla funzione di blocco/sblocco e accensione/spegnimento del device. Accanto sono presenti i bilancieri del volume.

In alto è posto il microfono secondario per ridurre i disturbi durante la conversazione, la capsula per l’auricolare e il led per le notifiche mentre in basso troviamo il jack da 3,5, lo speaker e il microfono.

Nella parte frontale è presente la fotocamera da 8 MP per i selfie con nuovo sensore migliorato tecnicamente rispetto al precedente e con modalità ritratto con effetto bokeh.

Il lettore di impronte è stato spostato frontalmente che si rivela un vero e proprio pulsante multitasking. Basta il semplice sfioramento per tornare indietro, sbloccare il device oppure aprire le app.

Display

Il display dello Huawei P10 è un LCD IPS-NEO, da 5,1″ 1920×1080 pixel, con una densità più che discreta di 423 PPI. L’evoluzione della tecnologia IPS permette di avere a disposizione neri più profondi e intensi. La risoluzione è Full HD, più che soddisfacente in base alla grandezza dello schermo.

Il display risulta luminoso (530 nits) e con una visibilità abbastanza buona. In condizioni normali gli angoli della visuale, considerato lo schermo, sono ampi e ben fruibili. Si comporta in modo discreto in presenza di una luminosità eccessiva, perdendo ogni tanto però la parte periferica delle immagini.

Nonostante i colori siano abbastanza vividi, è consigliabile settare la temperatura dei colori stessi sul freddo, in quanto il bianco tende a virare verso il giallo. Comodo e assolutamente utile il display 5,1 che permette l’utilizzo del device anche con una sola mano

Hardware

All’interno del nuovo phablet Huawei P10 troviamo un processore HiSilicon Kirin 960, un Octa Core molto potente da 2,4 GHz con GPU Mali-G71 MP8. Il risultato è una performance invidiabile sia nella riproduzione di contenuti multimediali che nell’esperienza di gioco.

La RAM, a supporto del processore, è di 4GBb ottimizzati per sembrare 6GB. Questa è una nuova tecnologia che funziona in modo molto semplice. In modo progressivo il sistema impara l’uso che facciamo del nostro device e quali sono le app utilizzate più di frequente. Tali app rimangono nella memoria volatile. Quando le andiamo a richiamare, il device risponderà in modo veloce e fluido.

Huawei P10 non sembra accusare né rallentamenti o impuntamenti particolari durante il suo utilizzo. Il device è sempre fluido, veloce e performante. La memoria interna è da 64GB, espandibile tramite SD.

Sistema operativo

Grande protagonista del phablet top di gamma Huawei P10 è l’Android Nougat 7.0, un sistema operativo molto ricco dalle grandi innovazioni come la luce blu e il già citato swipe down sul lettore di impronte. Su questo Android è basato il software di casa Huawei, l’EMUI, aggiornato alla versione 5.1, con le funzioni Ultra-Memory e Ultra-Response, utili per migliorare l’utilizzo del nostro device.

Non presenta grandi evoluzioni rispetto al passato. La personalizzazione grafica è divertente e intuitiva. Si va dalla funzione News Republic alla possibilità di applicare Temi che possano rendere ancora più piacevole la nostra esperienza sul device.

Il touchscreen è estremamente reattivo e il risultato è un’interfaccia fluida e personalizzata. Rilevante è la presenza di una feature innovativa e molto utile ovvero lo sdoppiamento delle applicazioni, un accorgimento utile soprattutto per chi ha due o più account su uno stesso social.

In questo momento però, a differenza dei modelli Xiaomi, è il device che decide quali sono le app che è possibile clonare. Particolarmente interessante è la possibilità di attivare i tasti a schermo e di gestire le notifiche, permettendo al telefono di accendersi quando se ne riceve una. Il software è sicuro, affidabile e, nel corso della prova, non si è mai bloccato.

Batteria

Il P10 ha una batteria da 3200mAh, una capacità aumentata rispetto i modelli precedenti pur con la limitazione di un telefono dalle dimensioni contenute. Tale batteria garantisce una durata discreta. In media, con uso intensivo, occorre ricaricarlo per l’ora di cena, sfruttando il Wi-Fi e non la connessione dati, principale colpevole di un eccessivo consumo di energia. Nella confezione è compreso però un caricatore capace di erogare fino a 4,5V, una carica Super Charge in grado di caricare il nostro device in tempi rapidi e veloci.

Il phablet offre la possibilità di gestire con successo il risparmio energetico e, ovviamente, è possibile ricorrere alla chiusura delle “app killer” per risparmiare energia. Il principale responsabile della durata media della batteria è l’innovativo modem, insieme alla retroilluminazione potente e alle due fotocamere.

Fotocamera

La partnership con Leica, colosso mondiale della fotografia, ha dato una marcia in più al comparto fotografico del phablet P10 Huawei. Vediamo nel dettaglio il funzionamento della fotocamera. Il P10 è dotato di un doppio sensore, uno da 20 MP in monocromatico e uno da 12 MP a colori in RGB, responsabile dello scatto principale. Sorpresa gradita è il ritorno dello stabilizzatore ottico, utile per ovviare a tutti quei piccoli movimenti che possiamo fare involontariamente con la mano al momento dello scatto. Ottima la velocità di scatto e la messa a fuoco

Sample fotografici Huawei P10

I famosi sensori con apertura focale F2.2 rappresentano un’ottima innovazione ma la strada da percorrere per competere con i colossi del marcato è ancora lunga. Il P10 offre la possibilità di realizzare foto in panoramica gradevoli e tecnicamente ineccepibili.

Interessante è il comportamento della fotocamera negli scatti notturni, in quanto riesce ad elaborare immagini belle anche in assenza di particolari fonti luminose. Oltre alla possibilità di scattare in Raw, il phablet permette di girare video a 4k alla risoluzione di 3840×2160 pixel. L’HDR è manuale e non solo automatico, un particolare che consente comunque di ottenere buoni risultati lavorando con il controluce.

Tra le caratteristiche specifiche ricordiamo la profondità di campo che simula le sfocature grazie alla distanza tra le due fotocamere (grazie all’algoritmo pixel binning) e il Light Painting. Il vero fiore all’occhiello del P10 è l’attenzione riservata al comparto monocromatico che assicura foto in bianco e nero che regalano alla nostra visione una ricchezza di dettagli senza pari.

Del resto, il colosso cinese è stato il primo a introdurre la fotocamera monocromatica al posto dei vecchi filtri da applicare sulle foto a colori. La fotocamera frontale, da 8 Mp con apertura focale 1.9, è realizzata per gli amanti dei selfie e offre caratteristiche molto amate dagli utenti come la possibilità di variare il campo automatico della foto. Garantisce un notevole effetto bokeh che però va settato con attenzione perché, a volte, tende a funzionare fin troppo!

Connettività e ricezione

La connettività del P10 è di assoluto rispetto grazie al 4G e al Wi-Fi ac, Bluetooth 4.2, NFC, un connettore Type-C e un LTE che arriva a 600 Mbps. La navigazione, grazie alla presenza del Nougat, avviene tramite il Google Chrome che procede fluido e senza scatti. La digitazione è quella classica da tastiera o la sempre presente SWIFT KEY.

Il colosso cinese fa valere senza riserve tutta la sua competenza nel campo della ricezione e della connettività. Difficilmente dà problemi di segnale e, grazie alle antenne e all’innovativo modem interno, aggancia la rete anche in situazioni precarie.

La qualità delle chiamate è ottima e l’audio in capsula è soddisfacente, grazie al microfono superiore che consente di eliminare i rumori di fondo durante la telefonata. Oltre alle tre bande classiche (800 Mhz, 1800 Mhz e 2600 Mhz), il P10 si aggancia anche alla banda L, a 1500 Mhz. Il Wi-Fi offre un’ottima copertura e il GPS si aggancia facilmente ai satelliti. Un discorso a parte merita l’utilizzo della doppia Sim, possibile solo sacrificando l’espansione Sd della memoria. Un rinuncia di poco conto considerando gli ottimi 64 GB di storage interno.

LEGGI anche: Recensione Huawei P10 Lite

Audio

L’audio del P10 è assolutamente discreto e accettabile. La cassa posta sul fondo permette di distinguere in modo chiaro ed efficace il suono della voce. La capsula auricolare tende a ricreare un suono ricco e dettagliato. Il volume è naturalmente tendente verso l’alto. Gli auricolari in dotazione offrono all’utente un’ottima qualità audio.

Considerazioni finali

Il P10 stupisce per il design bello, sottile e compatto che lo pone un gradino più in alto rispetto ai suoi predecessori. Piacevole da toccare e maneggiare, si pone nel mercato come un device raffinato e accurato in ogni minimo particolare. Tra i punti di forza l’ottima ricezione e l’affidabilità del Wi-Fi, un campo dove non teme confronti.

Ha un ottimo processore, veloce, affidabile e che si blocca molto raramente. Offre un’autonomia buona, anche se limitata nelle ventiquattro ore, soprattutto se utilizzato in modo intenso. Come anticipato nell’introduzione, nonostante la collaborazione con Leica, il P10 ancora non riesce a superare i suoi competitors. La fotocamera, pur se apprezzabile soprattutto nella versione monocromatica, non offre un’esperienza indimenticabile ed è suscettibile di molte migliorie.

Perché scegliere il P10? Oltre ad offrire una grandezza del display spesso snobbata dai grandi produttori ma amata dai clienti, è il phablet che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo. Anche se non particolarmente innovativo presenta un grosso pregio: fa quello che deve fare e lo fa bene.

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