Google Pixel XL vs. iPhone 7 Plus
Google Pixel XL vs. iPhone 7 Plus chi vincerà la sfida tra titani?

Non c’è alcun dubbio, i nuovi Pixel phones presentati ieri da Google si mettono in diretta competizione con Apple e i suoi iPhone. Dopo anni di appalti ad altre aziende, Google ha deciso di prendere le redini dei suoi (furono) Nexus e renderli degli assoluti top di gamma tramite specifiche al top del top e caratteristiche software esclusive. Google Pixel Google Pixel XL promettono spazio illimitato per i backup foto sul cloud ed una AI profondamente integrata al sistema operativo e inoltre, gli aggiornamenti software non solo saranno molti ma avverranno in background in maniera del tutto silenziosa senza alcun problema per l’utente.

Questo va a delineare uno scenario che nemmeno i fan più sfegatati di Apple potranno criticare, per cui il paragone nasce da sé: chi ieri guardando la conferenza non ha pensato ad iPhone 7 e 7 Plus?
Non abbiamo ancora avuto modo di avere per le mani i nuovi Pixel, tuttavia possiamo provare a delineare un primissimo confronto tra i due flagship delle più grandi potenze della telefonia mondiale perciò, bando alle ciance, ed iniziamo subito!

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Abbiamo tutti visto i render leak dei Pixel e molti di voi, noi compresi, hanno pensato che sembrassero davvero simili agli iPhone. Esteticamente possiamo dire i Pixel sembrano molto arrotondati, un po’ come i Galaxy Note 7, il corpo di metallo sembra poter offrire una presa comoda e le cornici sono abbastanza sottili da poter rendere l’utente a suo agio nell’uso ad una mano.

La più significativa differenza dall’iPhone 7 Plus sta proprio nella cornice, in quest’ultimo è abbastanza larga da non permettere all’utente di raggiungere tutto lo schermo con facilità. Entrambi questi telefoni montano uno schermo da 5.5″ ma il Google Pixel XL sembra più comodo sia nel grip che nel suo utilizzo. Il vetro presente nella parte alta della cover del Pixel XL sembra poter offrire una bella differenza al tatto rispetto alla parte bassa e offre anche un bel colpo d’occhio.

Nonostante sappiamo che la manifattura del Google Pixel XL sia stata affidata ad HTC, il marchio del produttore non compare da nessuna parte sulla scocca del device. Stando a quello che ha dichiarato Google, il suo device è stato disegnato completamente a Mountain View.
Per quanto riguarda invece il cuore pulsante del Google Pixel XL, la cosa che balza all’occhio è che, da quando Android è stato rilasciato ormai molti anni fa, sembra che siamo arrivati ad un punto di incontro con Apple in quanto le specifiche tecniche dei due flagship non sembrano differire molto, anzi, sembrano entrare in diretta concorrenza. Nonostante Google non si sia mai gettata personalmente nella produzione di hardware come ha fatto Apple con la sua CPU A10 Fusion, le caratteristiche di Pixel XL sono comunque davvero impressionanti.

Categoria Google Pixel XL iPhone 7 Plus
OS Android 7.1 Nougat iOS 10.2
CPU Qualcomm Snapdragon 821 Apple A10 Fusion
RAM 4GB 3GB
Display 5.5″ AMOLED 2560×1440 5.5″ 1920×1080 IPS
Fotocamera posteriore 12MP f/2.0
1.55 micron pixels PDAF, Autofocus Laser
12MP wide-angle f/1.8
Zoom ottico f/2,8
Zoom digitale 10x
OIC, Quad LED Flash true tone
Fotocamera frontale 8MP 7MP
Batteria 3450 mAh non removibile 2900 mAH non removibile
Carica Fast Charging Standard charging
Connettività USB Type-C, Bluetooth 4.2 Lighting, Bluetooth 4.2
Sensore di impronte digitali
Memoria interna 32/128GB 32/128/256GB
Prezzo 899€/1009€ (non ufficiale) 939€/1049€/1159€

 

Ovviamente le caratteristiche tecniche non ci raccontano certamente tutto di uno smartphone, e ci saranno sicuramente altre questioni che purtroppo potremo approfondire solo con l’arrivo effettivo dei nuovi device Google e dopo un loro utilizzo prolungato. Apple ha spesso dimostrato la propria abilità, ad esempio, a sfruttare a pieno la batteria nonostante la sua capacità non, sulla carta, al top riuscendo a minimizzare i consumi tramite l’uso del proprio display FullHD IPS, Google in questo caso, avendo optato per uno splendido AMOLED a risoluzione più alta potrebbe, ad esempio, incorrere in un maggiore battery drain. Passando alla CPU, lo Snapdragon 821 di Qualcomm garantisce un aumento prestazionale di circa il 10% in più rispetto al suo predecessore, lo Snapdragon 820, ma, stando ai benchmark, non è ancora così performante come l’A10 Fusion di Apple.

Una cosa che ci rende davvero curiosi a riguardo di Google Pixel XL è certamente la fotocamera, nonostante l’apertura focale leggermente più stretta (f/2.0), DXOMark ha incoronato il flagship di Google come il miglior telefono per quanto riguarda il settore fotografico. Google ha sbandierato ovviamente subito questa superiorità rispetto ad iPhone 7 nella propria presentazione di ieri, ma dobbiamo considerare che iPhone 7 Plus ha un asso nella manica, ossia una seconda lente per lo zoom combinato. Questa caratteristica permettere alla camera di Apple di ottenere uno zoom equivalente ad uno zoom ottico a 2x mentre in quella Google il Lens-Blur è generato artificialmente attraverso il software della fotocamera. Certamente a vantaggio di Google c’è il fatto che saremo molto più veloci nell’avviare la fotocamera rispetto ad iPhone in quanto ci basterà premere due volte il tasto power da qualsiasi schermata, inoltre Google Pixel XL non soffrirà di alcun tipo di lag e avrà l’HDR+ attivo di default.

Punto negativo dei Pixel rispetto ad iPhone è la mancanza della resistenza all’acqua, è anche vero che molti di noi non hanno mai sentito il bisogno di questa feature, ma considerando il prezzo non proprio economico a cui viene lanciato, ci saremmo aspettati un allineamento con la concorrenza.

Per quanto riguarda dunque le specifiche tecniche, sembrerebbe che i due devices si pongano al top della categoria, con pregi e difetti ma questo è comunque un dato di fatto inoppugnabile.

Per quanto riguarda invece il lato software la storia cambia, stare ad elencare i pregi e i difetti di Android 7.1 e iOS 10.2 sarebbe ridondante e cercare di trovare un vincitore tra i due sarebbe probabilmente uno spreco di tempo dato che ormai quasi ogni utente ha la propria idea partigiana in merito che non sarebbe disposto a cambiare nemmeno sotto tortura.

In ogni caso dobbiamo dire che, mentre Google ha scelto di competere sul lato delle features – ricordiamo il lancio di Allo e Duo la scorsa settimana al fine di controbattere a Facetime e iMessage – Apple ha scelto di concentrarsi sulla protezione dei dati degli utenti facendo lavorare la propria AI in locale sul device stesso. Questo significa che iPhone non comunica esternamente con altre app e il beneficio abbastanza chiaro sta nel fatto che una breccia nel vostro account cloud, come ultimamente sentiamo accadere spesso a personaggi più o meno noti, non intaccherà i vostri dati personali.

Google, d’altro canto, vuole che gli utenti siano costantemente connessi e punta a migliorare la vostra esperienza d’uso offrendo features che funzionino dovunque secondo il paradigma “più informazioni è meglio”. Vuole costruire un’esperienza personalizzata su misura per ogni utente condividendo parte delle vostre esperienze con tutte le app in uso sul vostro device nella maniera più sicura possibile. Apple invece vuole offrire una migliore usabilità dei propri prodotti anche a costo dell’interoperabilità.

Qual è il sistema migliore? Non esiste una risposta semplice e sicuramente la risposta non è univoca. Per adesso Google sta offrendo spazi di archiviazione illimitati per foto e video, un’intelligenza artificiale che impara dall’utente per interagire in maniera migliore e aggiornamenti software immediati e silenziosi che vengono installati automaticamente in background. Apple invece, che comunque consente l’uso di iCloud, Siri e updates costanti, non offre un’esperienza simile di interazione tra app in favore però di una sicurezza maggiore per i dati personali dell’utente. Google, con i suoi Pixel, probabilmente ha puntato proprio su questo, rendere allettanti i suoi smartphone anche agli utenti Apple proponendo una visione diversa dal punto di vista software garantendo però pressocché la stessa estetica.

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