Eolico Galleggiante: il Mase vuole aprire un centro nel Mediterraneo

Che l’eolico sia un sistema di approvvigionamento sostenibile ed importante è un dato di fatto. Trovare sulla terra dei luoghi dove installare tali impianti non è però così semplice, a causa di tante variabili tra cui l’inquinamento acustico. Gli scienziati hanno così sviluppato delle tecnologie eoliche galleggianti, in grado di essere sulla superficie del mare, in zone con fondali profondi. Le Autorità portuali italiane ora stanno mettendo tutto il loro impegno nel cercare aree adatte ad ospitare il polo italiano dove scienziati di tutto il mondo, non solo nostrani, potranno studiare e perfezionare la tecnologia dell’eolico. Dato il bisogno di profondità marina, il mar Mediterraneo diviene il posto ideale per la costruzione del polo.

Il futuro dell’eolico galleggia sulla superficie del mare

Il MASE ha emesso un avviso pubblico il 18 Aprile, con scadenza il 18 Maggio, per acquisire le domande riguardanti le aree marittime idonee. Esso sussegue il Decreto Sicurezza Energetica, inserito nel DL 9 dicembre 2023,  successivamente modificato nel febbraio 2024. Il MASE ha stabilito quale sia il compito di questa particolare struttura, ideata per cercare di sviluppare gli investimenti nella cantieristica navale. Nei poli vi saranno le tecnologie per la produzione, per l’assemblaggio e il varo delle piattaforme galleggianti ed anche le strutture elettriche fondamentali per la creazione di energia elettrica tramite eolico nel mare.

Le segnalazioni di interesse da presentare al MASE dovranno comprendere due porti del Mezzogiorno o anche aree limitrofe alle zone dove si sta eliminando il carbone come fonte energetica. L’iniziativa non serve solo a promuovere l’autonomia energetica del Paese, ma anche a promuovere maggiori investimenti sostenibili per il Sud Italia. Con i poli di studio per l’eolico si cerca di velocizzare la transizione energetica verso fonti realmente rispettose dell’ambiente e cosa c’è di meglio del vento.

Dopo 120 giorni dalla chiusura dell’avviso pubblico, il MASE comunicherà ufficialmente quali saranno le aree marittime scelte e quali interventi dovranno essere effettuati. Questi dovranno necessariamente seguire ala perfezione le linee guida fornite dal Ministero, dove sono specificate tutte le info per la costruzione dell’eolico galleggiante.

Articolo precedenteL’avanzata tecnologia del “Vergilius Plus”: un nuovo orizzonte per la sicurezza stradale in Italia
Articolo successivoDubai apocalittica, ma auto di lusso e Tesla affrontano la tempesta