Le necessità e le aspettative dei pazienti hanno plasmato la creazione dell'esoscheletro Twin
Le necessità e le aspettative dei pazienti hanno plasmato la creazione dell’esoscheletro Twin

Nella mattinata del 23 febbraio, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, è stato presentato un innovativo esoscheletro chiamato Twin, sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e dal Centro Protesi di INAIL. Questo straordinario dispositivo offre la prospettiva di restituire la capacità di camminare a pazienti affetti da lesioni complete del midollo spinale, aprendo nuove possibilità nella riabilitazione.

 

Le tre modalità di Twin

L’esoscheletro Twin, alto 80 centimetri, largo 58 e profondo 49, pesa 21 chilogrammi e è completamente regolabile sulla tibia, adattandosi all’altezza dei pazienti. Questo dispositivo rivoluzionario ha tre modalità d’uso, ciascuna progettata per rispondere ai diversi gradi di disabilità dei pazienti. Walk mode supporta completamente il cammino per chi non può muovere le gambe, Retrain offre correzioni nelle fasi critiche del passo, mentre TwinCare accompagna la camminata con una spinta più delicata, gestibile attraverso un’app dedicata.

L’approccio progettuale ha privilegiato l’ascolto dei pazienti, raccogliendo bisogni e aspettative attraverso questionari e tavole rotonde sin dal 2010. Il risultato è un dispositivo che, come ha evidenziato uno dei pazienti tester, Davide Costi, diventa quasi impercettibile durante l’uso, contribuendo a un’esperienza confortevole e naturale.

L’esoscheletro Twin non si limita a fornire una soluzione pratica, ma offre anche benefici significativi per la salute dei pazienti. Oltre al miglioramento delle funzioni intestinali, si evidenziano vantaggi cardiovascolari e benefici per le disfunzioni vescicali. Indossare il dispositivo richiede preparazione, con un focus sulla rinforzatura del tronco per massimizzarne l’efficacia.

 

L’urgenza di innovare e agire rapidamente

Il coordinatore del Rehab Technologies Lab, Matteo Laffranchi, ha delineato un percorso triennale per ottenere le certificazioni europee e verificare l’efficacia clinica del dispositivo, seguito dalla ricerca di un partner industriale per la commercializzazione. Il presidente dell’IIT, Gabriele Galateri di Genola, ha sottolineato l’urgenza di agire rapidamente, riconoscendo l’importanza di portare questa innovazione al più presto possibile a beneficio di chi ne potrebbe trarre vantaggio.

L’esoscheletro Twin non solo apre la strada a una nuova era nella riabilitazione delle lesioni spinali ma dimostra come l’ascolto attento dei pazienti possa guidare lo sviluppo di soluzioni rivoluzionarie nel campo della medicina e della tecnologia. La rapidità nell’implementare tali progressi diventa essenziale per migliorare la qualità della vita di chi affronta sfide di disabilità, aprendo la strada a un futuro più inclusivo e promettente.

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