Instagram e Facebook nascondono ai minori gli argomenti sensibili Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha annunciato nuove misure per proteggere i minori e affrontare le controversie legali emerse da cause intentate da diverse decine di Stati americani. Queste azioni legali accusano Meta di aver creato ambienti digitali che causano dipendenza nei bambini e negli adolescenti, nonché di aver raccolto dati di utenti sotto i 13 anni senza consenso.

In risposta a queste critiche e al fine di mitigare i danni legali, Meta ha introdotto nuovi limiti, soprattutto riguardo ai contenuti sensibili. Gli account dei minori vedranno nascosti vari tipi di post, in particolare quelli correlati a suicidio, autolesionismo e disturbi alimentari. Quando questi contenuti verranno cercati attraverso la pagina “Esplora” o gli hashtag collegati, gli utenti saranno reindirizzati a pagine di supporto e incoraggiati a chiedere aiuto agli esperti. Meta ha sottolineato che, nonostante permetta la condivisione di contenuti che affrontano tali temi, la politica è quella di non raccomandarli attivamente.

Post sensibili bloccati ai minori su Instagram e Facebook

Inoltre, Meta prevede di rimuovere questi contenuti, compresi gli esempi positivi, come storie di persone che stanno superando situazioni di disagio, saranno nascosti agli account intestati a minori. Questo cambiamento mira a evitare che argomenti complessi e inadatti siano visualizzati dagli utenti minorenni.

Sorge la questione della validità di queste restrizioni, poiché molti minori potrebbero operare sotto falso nome, inserendo un’età falsa al momento dell’apertura del proprio profilo per eludere tali misure.

Parallelamente alle nuove restrizioni, Meta guiderà gli utenti minori attraverso notifiche per gestire meglio le proprie impostazioni di privacy e il controllo dei contenuti sensibili su Instagram e la sezione Riduci su Facebook. Adam Mosseri, il CEO di Instagram, ha spiegato che queste politiche in evoluzione riflettono la volontà di creare piattaforme sicure per gli adolescenti, dove possono connettersi e essere creativi in modi appropriati alla loro età.

Rachel Rodgers, professoressa associata al dipartimento di psicologia applicata della Northeastern University, ha sottolineato che queste politiche rappresentano un passo importante nel creare ambienti online sicuri per gli adolescenti, in linea con la guida degli esperti sulla sicurezza e il benessere dei giovani. I cambiamenti in arrivo su Facebook e Instagram offrono anche opportunità ai genitori di discutere con i loro figli su argomenti difficili, contribuendo a una maggiore consapevolezza e comprensione.

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