Presto l’energia solare arriverà proprio dallo spazioQuando l’esplorazione dello spazio ha avuto inizio, circa negli anni Cinquanta del secolo scorso, l’uomo ha iniziato a guardare ben oltre i confini del nostro Pianeta. Uno dei principali fattori che ha attratto in quegli anni era la possibilità di poter attingere direttamente dall’energia del Sole nello spazio e poterla poi trasmettere sulla Terra. Ovviamente, all’epoca, un simile progetto sembrava frutto di un nuovo film di fantascienza, ma oggi invece è sempre più vicino alla sua realizzazione.

L’energia solare dallo spazio

Considerando i problemi energetici, così come quelli ambientali, che stanno compendo incessanti la società attuale, l’energia solare spaziale è una realtà sempre più invitante. Ma soprattutto concreta.

La domanda di energia ormai cresce sempre di più. La questione, come ben sappiamo, non riguarda solo l’energia, ma anche il nostro ambiente. È ormai diventato impellente affrontare il cambiamento climatico ed è per questo che scienziati di tutto il mondo cercano continuamente soluzioni energetiche alternative. L’energia solare terrestre ha dimostrato di essere una soluzione valida e pulita, ma purtroppo presenta alcune criticità. Tra queste troviamo l’intermittenza e la variabilità stagionale. In questo contesto, l’energia solare spaziale potrebbe risolvere tutti questi problemi.

Il fotovoltaico spaziale viene raccolto nello spazio e condotto verso la Terra attraverso l’uso di microonde o raggi laser. L’energia proveniente dal Sole brilla costantemente e senza distinzione stagionale o oraria.

I progetti mondiali

Il California Institute of Technology (Caltech), a tal proposito, sta lavorando ad una soluzione chiamata “Maple” (Microwave Array for Power-transfer Low-orbit Experiment). Il progetto ha già superato con successo i primi test di trasferimento wireless dell’energia con microonde aprendo nuove possibilità alla produzione di energia solare nell’orbita terrestre. Maple è uno dei tre esperimenti inviati nello spazio all’interno del Space Solar Power Demonstrator. Questo è un prototipo realizzato per riuscire a testare sul campo le tecnologie che sono state sviluppate nell’arco degli ultimi 10 anni. Maple è composto da emettitori di microonde controllati tramite degli speciali chip che permettono di modificare in modo estremamente preciso le radiazioni elettromagnetiche che vengono prodotte. Gli emettitori inviano poi i raggi di microonde a dei ricevitori che si trovano a circa 30 centimetri di distanza e questi convertono le onde elettromagnetica in corrente continua. L’obiettivo dell’esperimento Caltech è quello di creare una costellazione di pannelli solari nello spazio in grado di raccogliere energia da trasmettere sulla Terra.

Anche l’Europa, recentemente, si è dimostrata attenta a questo argomento. Alcuni progetti sono davvero molto promettenti. Uno di questi è Solaris, un consorzio europeo approvato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che ha l’obiettivo di realizzare il primo sistema commerciale ad energia solare spaziale: lo Space-Based Solar Power (SBSP).

Un altro interessante progetto è Alba che si sta impegnando nello studio di 32 tipi diversi di celle solari. Lo studio è molto importante per identificare le celle più adatte a funzionare nell’ambiente spaziale. Questo progetto è davvero fondamentale per garantire la giusta efficienza e la durata dei pannelli solari. Questo a tutti gli effetti è il primo passo per riuscire ad utilizzare davvero l’energia solare nello spazio.

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