Dal debutto dell‘intelligenza artificiale il suo sviluppo e la sua applicazione in ogni settore della vita dell’uomo sembra non volersi fermare più.
Insomma si tratta di una tecnologia che può avere infinite possibilità di utilizzo e che per questo mette “sul chi vive” una molteplicità di individui che non vedono di buon occhio questa incessante crescita tecnologica.
In quanto, oltre a rischiare di prendere il sopravvento sull’uomo, l’intelligenza artificiale potrebbe anche essere utilizzata per attività illecite, da parte di hacker esperti. Questi ultimi potrebbero applicarla per entrare nei device delle persone al fine di rubare tutti i loro dati.
Infatti, un recente studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Università della Cornell, hanno dimostrato come l’IA, possa essere in grado di scoprire la password di un utente, semplicemente ascoltando i rumori dei tasti della tastiera in fase di battitura.
E l’esperimento non è stato nemmeno tanto complicato da svolgere.
L’ Intelligenza artificiale e lo studio della Cornell
Infatti, al fine di valutare al meglio le grandi potenzialità e di conseguenza anche i pericoli che possono originare da un utilizzo illegale dell’intelligenza artificiale. Gli scienziati hanno deciso di elaborare questo studio. Innanzitutto hanno iniziato ad “istruire” un ‘AI a riconoscere il suono di ogni pulsante della tastiera. Dopo di che la tecnologia è riuscita a ripetere, con una precisione del 95%, l’intera sequenza di tasti digitati.
La prova è stata fatta anche durante una videochiamata con l’app Zoom, e la macchina ha dimostrato, in questo caso, una precisione del 93%. Una percentuale leggermente inferiore rispetto alla prima, ma comunque un ottimo risultato.
Ciò ha dimostrato che si, l’intelligenza artificiale è in grado di scoprire non solo le vostre password, ma tutto quanto venga digitato, compresi codici, messaggi ed intere conversazioni.
E ciò non dipende esclusivamente dal rumore dei tasti della vostra tastiera, se state pensando di acquistarne una allora più silenziosa, ma l’Ia prende in considerazione, nella sua valutazione generale, una serie di informazioni, come: i tempi di battitura da una lettera ad un’altra, l’intensità ed è in grado di riconoscere la forma d’onda, ovvero il livello di pressione sonora di ogni segnale.
Dunque tutto ciò che serve ad un hacker esperto, è semplicemente un microfono. Anche se ovviamente deve riuscire prima ad introdursi nei vostri dispositivi attraverso un malware.
Ci si potrebbe domandare quindi come potersi difendere da tutto ciò.
Non esiste una risposta sicura al 100%, proprio perché l’intelligenza artificiale, come detto, attualmente sta crescendo e sviluppandosi sempre più a vista d’occhio.
Ma, in ogni caso, sarebbe consigliabile utilizzare un buon gestore di password, per tenere in maggiore sicurezza l’accesso di tutti i vostri account.