TIM aumenti rete fissa

A quanto pare le rimodulazioni in casa TIM non vano mai in vacanza, stando alle ultime novità, a Settembre inizierà una campagna rimodulativa che innalzerà il prezzo dei vari contratti di rete fissa e sarà tra l’altro accompagnata dalla famigerata e temuta clausola inflazione, per tutti gli utenti coinvolti le comunicazioni sono già in arrivo gli abbonati avranno la facoltà di recedere dal contratto senza penali o costi di disattivazione.

 

Qualche dettaglio in più

TIM non ha dichiarato o rilasciato una lista di quali promozioni saranno coinvolte, ha però sottolineato che gli aumenti introdurranno un rincaro che oscillerà tra i 2,1 e i 4,4 euro al mese, a giustificare questa scelta, il provider cita “ esigenze economiche dovute al mutamento del contesto di mercato” come motivo dell’aumento.

Stando a quanto dichiarato, le variazioni entreranno in vigore a partire dal primo di Settembre e l’utente potrà recedere senza more entro il 30, chiamando il 187 oppure spedendo una lettera manualmente, richiedendo la rescissione o il passaggio gratuito ad altro operatore, dovrà però completare il pagamento di strumenti ricevuti com televisori, decoder o modem internet, quelli in comodato d’uso dovranno invece essere restituiti a TIM.

Veniamo ora alla nota più dolente, la clausola inflazione, non è ancora chiaro se a subirla saranno le offerte che già riceveranno l’aumento a Settembre, ciò che è certo è che ci sarà, ogni anno infatti TIM aumenterà il costo degli abbonamenti in base ai dati ISTAT, con policy di aumento o fermo ma non diminuzione, dunque se l’inflazione dovesse scendere, l’abbonamento non calerà di prezzo bensì resterà tale, l’aumento avverrà ogni primo di Aprile dell’anno, TIM pubblicherà l’ammontare 30 giorni prima sul proprio sito e si occuperà anche di avvisare via SMS gli abbonati interessati.

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