Ah, gli SMS, quel modo di inviare i messaggi dal numero limitato di caratteri che la generazione Z conoscerà poco. Al contrario di quanto si pensi stanno tornando di moda. Con le app di messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram, gli SMS sembravano ormai destinati a restare un ricorso o un mezzo da utilizzare solo in caso di emergenza. Tuttavia, non è così.

Nati circa 30 anni fa, nel corso della loro storia hanno vissuto un vero e proprio periodo d’oro.  Per un certo numero di anni, gli operatori nazionali arrivarono ad offrire abbonamenti mensili comprendenti solo questo tipo di soglia. Gli SMS, ricorderanno i nostalgici, erano anche l’unico mezzo per scaricare suonerie o scoprire la compatibilità con il proprio partner. Quelle pubblicità resteranno per sempre nella nostra memoria. In seguito, hanno crollo. Il loro utilizzo divenne pari allo zero. Adesso, invece, stanno tornando alla ribalta, minacciando le app di messaggistica più utilizzate e apprezzate grazie alle loro funzioni.

Perché gli SMS stanno tornando

La motivazione non è l’amore per il vintage, ma bensì verso una questione di esigenze e di istantaneità. Contrariamente alle nuove tecnologie di comunicazione, sicuramente offrono un’esperienza di dialogo migliore  e più creativo grazie a gif, video, foto e molto altro ancora, gli SMS restano ancora gli unici a funzionare anche senza connessione internet.

Il loro grande vantaggio sta, infatti, nel fatto che non richiedono altro se non un minimo di credito necessario all’invio del messaggio. Basterà poi premere sul tasto invio e questo arriverà a destinazione, senza alcun intoppo.

Una caratteristica semplice ma da tempo ignorata che rende gli SMS un mezzo molto affidabile. In qualche modo quindi potrebbero battere la concorrenza. Whatsapp e Telegram, attenti a voi.

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