asteroide

Un asteroide è un corpo roccioso che fluttua nello spazio.
E proprio il 13 Luglio 2023, ovvero circa 5 giorni fa, un asteroide chiamato, 2023 NT1, sembra avere sfiorato la Terra.
Oltre alla notizia in sé, ciò che spaventa è il fatto che, di questo evento, gli scienziati pare se ne siano accorti solo due giorni dopo.
L’asteroide in questione ha viaggiato per circa 100.000 km di distanza dalla Terra, in termini più comprensibili, parliamo di un quarto della distanza tra il nostro pianeta e la Luna.

L’asteroide e il pericolo scampato

L’asteroide aveva un diametro pari a 60 m e, secondo alcune ricerche, il suo impatto sulla Terra avrebbe generato un cratere di oltre un chilometro di diametro.
Con una potenza così enorme da poter essere paragonata a ben 600 bombe atomiche.
Ciò lascia solamente immaginare quanto l’impatto di un simile corpo roccioso avrebbe determinato per il nostro pianeta e per la nostra sicurezza.
Come abbiamo appunto detto, tale corpo roccioso è stato visualizzato solamente due giorni dopo dall’osservatorio Atlas in Sudafrica. Ciò è stato dipeso dal fatto che l’asteroide proveniva dalla direzione del Sole, da sempre un punto cieco per le visualizzazioni astronomiche.
Questo evento ha evidenziato la necessità della scienza di avvalersi di nuovi e più precisi strumenti di osservazione, indispensabili per prevedere minacce di questo genere e per attuare azioni di evacuazione preventive.
Infatti è un errore comune pensare che l’universo che ci circonda sia una realtà troppo lontana dalla nostra, ma esso potrebbe rappresentare invece, un vero e proprio pericolo per la sopravvivenza del nostro pianeta. In quanto si tratta di uno spazio infinito, di cui conosciamo ancora molto poco, e che come tale deve essere opportunamente tenuto sotto controllo.

La necessità di nuovi strumenti scientifici

A tal proposito, si sta lavorando al fine di garantire la costruzione di un satellite che, viaggiando tra la Terra e il Sole, riesca a fornire una corretta visualizzazione dei corpi celesti che ne orbitano intorno. Tale progetto è previsto per il 2030, attraverso la missione Neomir dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea.
Inoltre, un altro obiettivo della scienza, è quello di lavorare ad un sistema in grado di deviare l’orbita di un asteroide o di qualsiasi altro corpo celeste minacci il nostro pianeta.
Un esempio calzante, risulta essere l’esperimento effettuato nel Settembre del 2022, quando la sonda Dart della NASA, ha colpito l’asteroide Dimorphos. Si trattava di corpo roccioso assolutamente innocuo per la nostra sicurezza, ma l’esperimento è stato necessario per definire le possibilità e le capacità della sonda Dart.

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