Anche se l’esistenza di un modello OLED per Nintendo Switch ha soddisfatto la maggior parte della fanbase, si sta parlando ultimamente dell’uscita della Switch Pro.
Si dice da tempo che questa nuova versione potrebbe avere il nuovo SoC Tegra 239 di Nvidia, la cui esistenza non è stata confermata fino a pochi giorni fa. In particolare, un dipendente Nvidia ha fatto riferimento al Tegra 239 di punto in bianco in un commento casuale pubblicato in una delle note sulla patch del driver dell’azienda. Nello specifico, le note affermano che questo SoC ha “otto core in un singolo cluster“, che tiene traccia di quanto affermato dal leaker kopite7kimi qualche tempo fa.
Secondo kopite7kimi, che ha una comprovata esperienza per quanto riguarda i leaks su Nvidia, Nintendo prima o poi finirebbe per utilizzare “il T239” per uno dei suoi progetti, alimentando la prossima ondata di voci su Nintendo Switch Pro.
Nintendo Switch 2 o Steam Deck?
Nintendo Switch OLED è una proposta entusiasmante, ma si basa ancora sul vecchio SoC Nvidia Tegra X1, che è gravemente sottodimensionato quando si tratta di eseguire giochi all’avanguardia. Tegra 239 dovrebbe, invece, fornire un notevole incremento di potenza alla prossima generazione di console Switch, ed è del tutto possibile che supporti anche una qualche forma di upscaling della risoluzione (es. DLSS) o anche un supporto di base per il raytracing.
Dopotutto Nintendo sta affrontando un nuovo e potenzialmente imprevisto problema nel 2022: lo Steam Deck di Valve. Questo PC portatile potrebbe essere un’offerta di nicchia che non supporta nativamente alcuna esclusiva Nintendo, ma il fatto che esegua perfettamente Spider-Man Remastered ha il potenziale per rendere l’attuale gamma di prodotti Nintendo un po’ rudimentale per alcuni aspetti. Tuttavia, una Switch alimentata dal T239 potrebbe potenzialmente fornire prestazioni di gran lunga migliori rispetto allo Steam Deck, e questo prima di utilizzare la tecnologia basata su DLSS per aumentare ulteriormente le prestazioni.
In effetti, alcuni credono che l’uscita di Zelda: Tears of the Kingdom possa seguire le orme di Breath of the Wild.