whatsappL’app di messaggistica più famosa al mondo è senza ombra di dubbio WhatsApp. Di fatto, l’app di proprietà di Meta ha più 2 miliardi di utenti all’attivo e concorre quotidianamente con altri due servizi di messaggistica istantanea: Telegram e Signal.

Negli ultimi anni attorno a WhatsApp ci sono stati diversi dibattiti riguardo la privacy. Molti utenti si sono infatti spostati verso le altre due app per via di alcune problematiche della prima che non hanno convinto tutti.

Al contrario, Signal e Telegram fanno della privacy la loro forza. Andiamo a scoprire di seguito quali sono rispettivamente i vantaggi e le criticità che offrono i tre servizi di messaggistica istantanea più famosi al mondo.

WhatsApp, Telegram e Signal: vantaggi e criticità delle migliori app di messaggistica al mondo

Andiamo a vedere i punti di forza di Telegram che ha sempre fondato la sua reputazione su un’ottima privacy:

  • Spazio di archiviazione senza limiti sul server: tutti i messaggi, media e documenti, vengono memorizzati all’interno del cloud dell’app; quindi, ogni file che viene caricato può essere di max 2 GB ma non ci sono limiti alla quantità di file che è possibile scaricare;
  • L’utente ha la possibilità di scegliere la compressione multimediale nel momento in cui inviano un video o un’immagine;
  • Telegram gode della presenza di gruppi estremamente numerosi: infatti, l’app supporta gruppi che possono arrivare fino a 200.000 membri. Cosa che invece WhatsApp non offre, essendo che si ferma a 512.
  • È possibile far parte dei gruppi senza mostrare il proprio numero di telefono, tenendo in piena sicurezza la propria privacy;
  • Su Telegram ci sono i Bot, ossia dei programmi basati sull’intelligenza artificiale utilizzati per vari scopi. Ad esempio, i bot sono capaci di recuperare tutte le immagini salvate con un preciso nome.
  • È possibile l’invio di file di ogni formato e tipo.

 

Signal, l’app di messaggistica più rispettosa della privacy

Se Telegram è ottima per la sua privacy, Signal è l’eccellenza fatta app in tal senso. L’app è totalmente gratuita, priva di pubblicità e finanziata da una fondazione senza scopo di lucro. La raccolta di dati personali degli utenti è inesistente, limitandosi solo al numero di telefono.

Inoltre, Signal utilizza la crittografia end-to-end come WhatsApp, ma con la differenza che è open source. Quindi, c’è un tipo di trasparenza che permette di verificare se la sicurezza dell’app è sempre aggiornata. Per Telegram, invece, questo tipo di crittografia va settata in base alla chat e quindi non è predefinita.

E non finisce qui: Signal riesce a crittografare anche i metadati con una funzione che WhastApp non ha: Sealed Sender. Se scegliamo questa funzione, neanche Signal potrà sapere con chi stiamo chattando. Dunque, quest’app è considerata di gran lunga la migliore in materia di privacy.

L’aspetto negativo di Signal è la “scarsa” presenza di utenti, che supera di poco i 100 milioni.

Telegram e Signal non hanno queste funzioni che ha WhatsApp

Anche se la privacy sembra nettamente migliore se scarichiamo Signal o Telegram, WhatsApp ha comunque intenzione di mettersi al passo. Infatti, la società ha appena annunciato che verranno introdotte delle novità per migliorare la privacy, come i limiti di screenshot alle conversazioni, modalità in incognito e uscita silenziosa dai gruppi.

Se decidiamo di uscire definitivamente dal circuito di WhatsApp, andremo a rinunciare a queste 5 cose:

  • L’interfaccia di WhatsApp è decisamente più semplice e gode di maggiori funzioni subito visibili all’utente, motivo per cui tutti la utilizzano;
  • Crittografia end-to-end che Telegram ha solo per chat segrete. Anche Signal ha questa funzione;
  • La community di WhatsApp è molto più ricca rispetto a quella di Telegram e Signal messe insieme. Di fatto, quest’ultime due hanno 700 milioni di utenti insieme; mentre WhatsApp ne ha più di 2 miliardi.
  • Funzione PiP e Picture-in-Picture che in Signal è assente ma che invece troviamo sia su Telegram che su WhatsApp. Con questa possiamo continuare a guardare un video condiviso sull’app anche mentre se stiamo chattando con qualcun’altro.
  • Infine, WhatsApp consente di controllare la gestione dell’archiviazione, cancellando foto e video se abbiamo bisogno di spazio. Inoltre, c’è anche una sezione dedicata che consente agli utenti di liberare lo spazio di archiviazione in maniera facile e veloce.

Conoscendo tutti i vantaggi e gli svantaggi delle due app, la differenza la fa sempre il bisogno che ha l’utente rispetto al modo in cui vuole fruire di una determinata app.

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