Prodotti ritirati dal mercato: Kinder e altri infetti dalla salmonella, ecco la lista

L’allarme sarebbe scattato già da prima di Pasqua, con diversi prodotti che sarebbero stati ritirati irrimediabilmente dal mercato. Le aziende si sono subito adoperate per evitare problematiche di livello ancor più alto, soprattutto dopo la segnalazione di circa 134 casi. Stiamo parlando della salmonella, virus che avrebbe colpito più persone fortunatamente non in maniera grave. Inizialmente si sarebbe parlato di diversi prodotti di Kinder, i quali consistevano anche in uova di Pasqua dedicati al mercato prima delle feste pasquali.

Tantissimi prodotti sono stati ritirati soprattutto tra quelli più famosi, con le persone almeno in Italia che sono state messe al sicuro. Ovviamente non c’entra solo Kinder tra i prodotti ritirati, ma anche diverse uova di Pasqua con marchio Loving. In questo caso i prodotti colpiti dalla salmonella sarebbero quelli privi di lattosio che sarebbero stati i prodotti a Monteforte Irpino in Campania.

 

Kinder: questi sono i prodotti ritirati ufficialmente dal mercato già prima di Pasqua

Nell’elenco dei prodotti ritirati da Kinder e dal mercato italiano ci sono i Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”, il Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” ma solo in merito ai lotti fino al L098L e come termine minimo di conservazione tutte le date fino a 21/08/2022.

I Kinder GranSorpresa non sono ora compresi nell’elenco dei ritiri visto che sarebbero stati tutti i prodotti e confezionati presso lo stabilimento italiano di Alba. Ritirate anche le confezioni da 46 e 125 g di Kinder Schoko-Bons sono finite sul banco degli imputati, più in particolare ad Arlon, in Belgio e i prodotti rimossi hanno una scadenza compresa tra il 28/05/2022 e il 19/08/2022.

“Il focolaio è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini di età inferiore ai 10 anni ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati individuati quale probabile via di infezione alcuni prodotti a base di cioccolato. I casi sono stati individuati mediante tecniche avanzate di tipizzazione molecolare. Poiché questa metodica di test non viene eseguita di routine in tutti i Paesi, è possibile che alcuni episodi non siano stati individuati”.

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