Il governo italiano ha adottato lunedì un decreto che elimina le accise su alcune forme di gas naturale e metano per aiutare a contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia dovuto al conflitto Russia-Ucraina.
Secondo una dichiarazione dell’ufficio del presidente del Consiglio Mario Draghi, le accise su benzina, gasolio, petrolio e tutte le forme di gas naturale saranno abbassate a partire da martedì, almeno fino all’8 luglio.
Per il gas naturale utilizzato per i trasporti, le accise saranno rimosse mentre l’imposta sul valore aggiunto sarà del cinque per cento.
Una soluzione che durerà fino alla fine dell’estate
Le accise sulla benzina saranno ridotte a 478,40 euro (502,50 dollari) per 1.000 litri, mentre in precedenza era tassata a 564,00 euro per 1.000 litri. Nel frattempo, le tasse sul gas di petrolio liquefatto (GPL) saranno ridotte da 227,77 euro per 1.000 chilogrammi a 182,61 euro per 1.000 chilogrammi.
I prezzi dei carburanti in Italia sono aumentati drammaticamente dalla fine di febbraio, quando è iniziato il conflitto Russia-Ucraina. A quel tempo, la Russia era il più grande fornitore italiano di gas naturale e uno dei principali fornitori di petrolio del paese. Tuttavia, nelle ultime settimane l’Italia ha firmato nuovi accordi di fornitura di gas con molti altri paesi, tra cui Algeria, Egitto, Repubblica del Congo e Angola.
Il 21 aprile, il ministro italiano per la transizione economica Roberto Cingolani ha promesso che l’Italia sarebbe diventata “quasi” indipendente dalle importazioni di gas russe entro la seconda metà del prossimo anno, ma restano da definire ancora molti dettagli in merito ai fornitori e al prezzo di vendita, che sicuramente non sarà vantaggioso come quello a cui siamo stati abituati per tanti anni. Attualmente, il cambio tra euro e dollari vale: 1 euro = 1,05 dollari USA.