Molti si stanno ponendo una domanda ormai da diverso tempo: ma l’introduzione del green pass obbligatorio sui posti di lavoro ha davvero aumentato le somministrazioni del vaccino? Questa misura sta andando a creare tante opinioni discordanti tra la popolazione e, in alcuni casi, anche delle aspre proteste. Durante l’ultima conferenza stampa sul monitoraggio del Covid in Italia, il professore Giovanni Rezza, direttore del dipartimento prevenzione del Ministero della Salute, ha dichiarato che l’introduzione del green pass ha dato ufficialmente una spinta alla campagna vaccinale.
Green pass: i dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti
A dimostrare ciò che abbiamo detto poc’anzi, sono i dati degli ultimissimi giorni: a quanto pare, giovedì 14 ottobre e venerdì 15 ottobre le prime dosi somministrate sono state circa 73mila e 69mila, con un incremento di 10mila unità in confronto alla settimana precedente. Il trend delle prime dosi quindi è in netta crescita e a dimostrare ciò sono stati anche i dati degli ultimi mesi.
A partire dalla metà di settembre a quella di ottobre, sono state somministrate ben 1.744.297, mentre il mese precedente erano state poco più di 1,2 milioni. Dunque, l’accelerazione delle prime dosi è stato dato da vari fattori, tra cui sicuramente anche l’introduzione del green pass d’obbligo sui luoghi di lavoro.
Inoltre, da questa nuova regola, è aumentata anche l’attività delle farmacie: il Corriere ha spiegato che dal 14 ottobre sono stati scaricati nel nostro Paese ben 860.094 green pass, 632.802 dei quali ottenuti con il tampone. “Venerdì i nuovi titolari di certificato verde sono stati 867.039, dei quali 653.827 si sono sottoposti al test: il doppio rispetto al venerdì precedente (351.870)”.