Mark Zuckerberg: volano gravi accuse contro Instagram, ecco cosa provocherebbe

Frances Haugen, l’ex manager 37enne di Facebook, ha lanciato delle accuse non poco gravi contro le piattaforme gestite da Mark Zuckerberg (come Instagram) consegnando un dossier come prova al “Wall Street Journal”.

La donna ha detto al Senato che oltre il 6% dei bambini ammettono di essere così dipendenti da Instagram che il social “danneggia materialmente” la loro salute e il loro rendimento scolastico. E non solo, perché sembra che tra i danni non detti vi è anche  l’anoressia. Haugen ha anche affermato di non credere che Facebook sospenderà “Instagram Kids, la sua piattaforma per gli utenti adolescenti. “Sarei sinceramente sorpresa se non continuassero a lavorare su Instagram Kids, e sarei stupita se tra un anno non avremo di nuovo questa conversazione”, ha aggiunto.

Mark Zuckerberg: la risposta dell’imprenditore alle accuse

Ovviamente Mark Zuckerberg, dopo le accuse di Frances Haugen è corso in difesa di Facebook, dichiarando che “non hanno alcun senso”. “Noi ci preoccupiamo profondamente – scrive – di questioni come la sicurezza, il benessere e la salute mentale. E’ difficile vedere una copertura che rappresenta in modo errato il nostro lavoro e le nostre motivazioni. Al livello più elementare penso che molti di voi non riconoscano la falsa immagine della società che è stata dipinta”.

“L’argomentazione che deliberatamente spingiamo per il profitto contenuti che rendono le persone arrabbiate è profondamente illogica”, dice ancora Mark Zuckerberg. “Facciamo soldi con le inserzionispiega – e gli inserzionisti continuamente ci dicono che non vogliono che i loro annunci siano vicino a contenuti dannosi o furiosi. Non conosco alcuna azienda tech che vuole realizzare prodotti che rendono le persone arrabbiate o depresse. Morale, business e incentivi sui prodotti puntano tutti nella direzione opposta”.

Articolo precedenteCovid-19: la pandemia ha portato gravi conseguenze al ciclo mestruale
Articolo successivoCriptovalute: a rischio crollo dopo la stoccata di Biden