Molti utenti che giocano attivamente a Pokémon Go stanno segnalando un problema molto strano. I giocatori hanno ricevuto un ban di sette giorni dal sistema anti-cheat che regola il titolo.
Il loro comportamento è stato segnalato come scorretto e il sistema ha bloccato l’accesso alla piattaforma. Alcuni degli utenti in questione erano consapevoli di aver barato e quindi hanno accettato il ban senza protestare e allo scadere dei sette giorni sono tornati a giocare.
Dopo aver scontato il ban, i giocatori di Pokémon GO sono rimasti sorpresi per quanto successo al primo accesso. Il sistema anti-cheat ha continuato a bannare gli utenti aggiungendo ulteriori giorni di blocco sull’account. Alcuni utenti hanno ricevuto fino a quattro volte il ban da sette giorni, totalizzando così quasi un mese di blocco senza aver fatto nulla.
Sono tempi duri per i cheater e non solo su Pokémon GO
A questa situazione si aggiungono anche utenti che affermano di non aver barato in alcun modo. Nonostante la loro presunta innocenza, il sistema ha inflitto un ban di sette giorni che è stato esteso in seguito.
Che si tratti di cheater o di innocenti, il sistema non permette l’accesso a Pokémon GO in nessun modo. Al primo avvio dell’app viene notificato un ulteriore ban di sette giorni che si va a sommare ai giorni ancora da scontare. Il tutto avviene senza che l’utente possa fare alcuna azione.
Il problema per questi giocatori è legato all’attuale politica di Niantic per Pokémon GO. La software house consente tre infrazioni prima di sospendere l’account. La prima volta si viene puniti con un ban di sette giorni, la seconda con 30 giorni e alla terza volta l’account viene sospeso.
In questo caso però, le infrazioni vengono notificate senza che gli utenti abbiano modo di giocare. Niantic dovrà valutare caso per caso e verificare se effettivamente i giocatori di Pokémon GO abbiano imbrogliato o si è trattato solo di un errore di sistema.