Il colosso cinese Xiaomi ha recentemente pubblicato i risultati finanziari del 2020 e, come si evince, in pochi anni è riuscita a conquistare la classifica dei maggiori produttori mondiali di smartphone assieme ad aziende del calibro di Samsung, Apple e Huawei.

Merito di questi risultati è ovviamente legato all’incredibile strategia commerciale che ha portato il colosso cinese ad essere un punto di riferimento non solo nella fascia media, ma anche nel segmento premium. Scopriamo insieme qualche dato.

 

Xiaomi fa faville nei risultati finanziari del 2020

In queste ore Xiaomi ha presentato i risultati finanziari del 2020 dove si può individuare un importante crescita su diversi aspetti importanti tra cui la crescita del fatturato totale pari al 19,4% YoY con 245,9 miliardi di yuan, un utile lordo incrementato del 28,7% YoY con 36,8 yuan e un utile netto cresciuto del 12,8% YoY con 13 miliardi di yuan.

L’azienda nel comunicato ha sottolineato: “Nel 2020, il nostro business globale si è ripreso dall’impatto della pandemia da COVID-19 e ha mantenuto una crescita costante. Dalla diffusione del COVID-19, Xiaomi ha collaborato strettamente con i partner commerciali per accelerare la ripresa del lavoro e della produzione. Durante la pandemia, i nostri prodotti e servizi hanno aiutato le persone ad arricchire la loro vita e a rimanere connessi, e la domanda dei nostri prodotti è rimasta stabile“.

Entrando brevemente nel dettaglio delle prestazioni finanziarie relative al solo mercato mobile, la compagnia cinese ha generato 152,2 miliardi di yuan di fatturato (+24,6% YoY) con più di 146,4 milioni di smartphone commercializzati nel mondo. Impressionante notare la crescita esponenziale nel mercato interno, in Cina, dove l’azienda ha visto un incremento delle vendite pari al +51,9% YoY.

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