L’emergenza Coronavirus sta certamente segnando in modo indelebile tutto il nostro pianeta, il virus ha infatti raggiunto un livello di contagi senza precedenti, obbligando i vari governi ad attuare misure restrittive anche molto stringenti onde evitare di perdere il controllo della situazione.
Uno dei passi fondamentali della lotta a questo invisibile nemico, è ovviamente la prevenzione, la quale obbliga chiunque sia ad evitare contatti con altre persone, sia ad isolarsi in caso di sospetta infezione, la quale necessita di essere confermata ovviamente da un tampone, nodo di primaria importanza in tutta la faccenda, dal momento che, è l’unico modo per avere una diagnosi di certezza in caso di infezione.
I tamponi però, necessitano di un certo periodo di elaborazione, cosa che ritarda di molto la diagnosi in caso di positività e certamente nuoce alla gestione globale di tutta la situazione, cosa che mette in primo piano la ricerca di test affidabili ma allo stesso tempo molto rapidi.
Un nuovo test dalla University of Arizona
A dare un primo segno di sblocco a questa situazione, potrebbe contribuire un nuovo test diagnostico sviluppato dall’Università dell’Arizona, il quale, avvalendosi di campioni di saliva di soggetti potenzialmente infetti e di uno smartphone, promette di dare dei risultati affidabili in appena dieci minuti.
Il test si compone di varie fasi che assemblate insieme portano al risultato finale, si parte da un campione di saliva che viene diluito in acqua, soluzione a cui poi viene aggiunta una certa quantità di anticorpi anti-Coronavirus marcati con un fluorogeno, i quale in caso di presenza di antigeni virali, si legheranno formando un complesso luminescente, dopodiché il tutto viene ingrandito con un microscopio e messo all’osservazione di uno smartphone, il quale potrà analizzare l’immagine mediante un’apposita app che elaborerà una diagnosi.
L’idea sarebbe quella di trasformare i vari prodotti utilizzati in un kit da poter vendere per permettere a tutti di fare in autonomia il test, cosa su cui i ricercatori stanno attualmente lavorando.