Abbiamo sentito parlare delle nuove varianti inglese e sudafricana del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 che sembra preoccupino gli scienziati perché potrebbero ledere l’efficacia della preparazione vaccinale. Ma sembra che le soprese non siano proprio finite qui. Infatti, alcuni ricercatori giapponesi hanno individuato l’esistenza di un’ulteriore variante di questo virus.
Sembra che questa nuova variante del SARS-CoV-2 provenga dal Brasile ed è stata isolata in quattro persone provenienti dal Sudamerica mentre stavano osservando il periodo di quarantena nell’aeroporto di Haneda (Tokyo). I quattro passeggeri giapponesi sono un uomo di 40 anni inizialmente asintomatico ma in seguito ricoverato in ospedale per un peggioramento delle sue condizioni di salute; una donna trentenne che ha riferito sintomi simil-influenzali; un ragazzo adolescente con la febbre ed una ragazzina sui 10 anni asintomatica. In tutti e quattro i passeggeri provenienti dal Brasile, gli scienziati hanno isolato una nuova variante del SARS-CoV-2 denominata B.1.1.248 della quale ne è stato studiato soltanto il profilo genetico.
Si tratta di una variante di questo virus che presenta 12 mutazioni nel gene della proteina Spike e, almeno una di queste mutazione, sembrerebbe essere in comune con le varianti inglese e sudafricana. Sembra che proprio questa mutazione conferisca maggiore facilità di trasmissione del virus, anche se al momento non vi sono caratteristiche che facciano supporre un’aumentata contagiosità. In ogni caso, gli scienziati del National Institute of Infectious Diseases (NIID) giapponese sono al lavoro per cercare di capire se anche questa nuova variante del patogeno sia sensibile alla risposta del sistema immunitario suscitata dalla preparazione vaccinale a base di mRNA.