Una maxi retata svoltasi a Roma durante l’estate 2019 ha portato alla luce una situazione davvero sconcertante, a carico di alcuni clienti delle aziende Enel, Acea e A2A. Solo quest’anno sono arrivati gli arresti dei responsabili.
Secondo le ricostruzioni della polizia, nonché della Guardia di Finanza, diversi clienti sarebbero riusciti a orchestrare una truffa nei confronti delle due società di fornitura di energia elettrica. Il raggiro in questione si è espletato con l’aiuto di alcuni operatori delle stesse ditte e con il supporto di alcuni ingegneri, che avrebbero aiutato i clienti a manomettere i contatori affinché sui display apparisse un consumo inferiore al reale.
Enel e Acea nel mirino dei truffatori: ecco cosa è accaduto
Non soltanto utenze domestiche, ma anche utente commerciali. È infatti vero che durante gli ultimi anni la tassazione per il consumo dell’energia elettrica sia effettivamente aumentata, ma ciò non giustifica il riprovevole inganno portato a termine da questo gruppo di utenti, fortunatamente scovati e finiti in manette. Fra l’altro, insieme agli esperti che, dietro pagamento di laute somme, coadiuvavano l’operazione.
Dopo la maxi retata, sono scattati gli arresti per chiunque abbia manomesso i propri contatore dell’energia elettrica. Uno dei metodi utilizzati è la rudimentale tecnica del magnete, che nei contatori di vecchia data sembrerebbe ancora funzionare. Collegare il magnete all’esterno della scocca del contatore andrebbe a rallentarne l’aggiornamento e dunque la registrazione degli effettivi consumi.
In aggiunta, anche di interi locali commerciali che avevano collegato il proprio impianto elettrico direttamente alle cabine dell’energia elettrica, riuscendo così a bypassare il pagamento dei tributi dovuti.
Nei prossimi mesi, seguiranno gli interrogatori per comprendere al meglio chi abbia contribuito a portare avanti questa truffa e quali mezzi siano stati utilizzati per metterlo in atto.