La Luna da sempre affascina la nostra popolazione, il nostro satellite naturale ha costituito infatti per anni materia di studio e ricerca, cosa che alla fine ha spinto alla realizzazione di missioni spaziali che hanno culminato con l’approdo del primo uomo sulla sua superficie.
Ovviamente i vari studi si sono incentrati sull’analisi di alcune caratteristiche della superficie e sulla composizione del satellite, con una particolare tensione verso la ricerca di acqua allo stato liquido, ricerche i cui risultati per anni hanno fatto pensare che il corpo celeste fosse asciutto ma che ora però sembrano aver trovato una risposta completamente sovversiva.
Più acqua di quanto pensassimo
Stano a recenti analisi sulla Luna potrebbe esserci molta più acqua di quanto pensiamo, due studi diffusi da Nature Astronomy hanno mostrato come il nostro satellite mostri tracce di acqua incastonate nella matrice della superficie lunare.
Utilizzando i dati dell’Osservatorio Stratosferico per l’Astronomia Infrarossa (SOFIA) Airborne Telescope, è stato registrato come sia presente acqua molecolare nella crosta lunare e anche acqua allo stato solido in trappole fredde nella superficie oscura del satellite.
Tutto ciò apre a numerose possibilità secondo gli scienziati, infatti l’acqua in questione potrebbe tranquillamente essere adoperata sia come ristoro per gli astronauti magari spediti in pianta stabile, sia come fonte di ossigeno respirabile grazie magari ad un processo di elettrolisi.
In particolare l’acqua rilevata è presente sotto forma di microcristalli, per un totale di circa 40.000Km di superficie lunare in grado di intrappolare acqua poi possibilmente riconvertibile in acqua liquida, un dato molto interessante sempre in virtù dei possibili sbocchi utili ad una esplorazione lunare.