Cartelle esattoriali

Ricevere a casa delle cartelle esattoriali può rivelarsi sempre difficile, ma quando non si provvede al pagamento delle stesse, la situazione diviene persino più difficile a causa dei nuovi metodi di riscossione dei debiti fiscali. Grazie all’abolizione di Equitalia e al passaggio dei pieni poteri all’Agenzia delle Entrate, infatti, le carte in gioco sono mutate andando a semplificarsi dal punto di vista burocratico e statale mentre riuscendo a diventare più insidiose per il pubblico e dunque per i cittadini.

Cartelle esattoriali: quelle invease non esisteranno più a partire da ora

Non saldare la propria cartella esattoriale è diventato estremamente impossibile a causa dei nuovi metodi di riscossione acquisiti dall’Agenzia delle Entrate. Da ora in poi, infatti, l’ente statale potrà osservare i movimenti bancari dei cittadini soggetti di tali cartelle esaminando accuratamente se gli stessi dispongono di denaro ma decidono, in egual modo, di ignorare il pagamento. 

In tale prospettiva, dunque un atto di notifica verrà inoltrato al soggetto, il quale disporrà dal momento della ricezione di 60 giorni di tempo. Se durante questo lasso, lo stesso non avrà provveduto a saldare il conto, la cartella esattoriale verrà direttamente risoluta attraverso un prelievo forzoso dal conto corrente.

Visti i poteri dell’Agenzia, tale avvenimento sarà del tutto legale e conforme alla legge, tanto da non richiedere alcun permesso giudiziale. Per maggiori informazioni vi invitiamo a far riferimento sempre alle direttive esplicate nelle comunicazioni ufficiali che vengono recapitate a casa propria.

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