Cosa ne sarà di questo tremendo 2020? È vero che si parla di anno bisesto, ma non ci aspettavamo così tanti episodi irripetibili in soli cinque mesi. A partire dalla morte di Kobe Bryant, a quella di Ennio Morricone o ancora la strage degli incendi in Australia, i terremoti, il crollo dei ponti e addirittura la pandemia. Considerando l’inizio dell’anno non proprio fantastico, non ci resta che sperare nella sua quieta fine. Nel frattempo scopriamo insieme cosa dissero in merito le popolazioni e i profeti del passato: profezie Ezechiele e Maya.
Profezie Ezechiele e Maya: le premonizioni del profeta e della popolazione
I Maya giunsero in Mesoamerica con un passo tutt’altro che felpato. Difatti questi dopo il loro arrivo, lasciarono un segno piuttosto evidente, che ancora oggi li mantiene in vita. La famosa popolazione “fece un gran baccano” grazie alle vaste coltivazioni di mais, fagioli, zucche e peperoncini, ma anche per per i sistemi matematici e astronomici, per la scrittura e per l’architettura. Entrando nello specifico, i Maya diedero vita ad un calendario gregoriano che oggi sembrerebbe aver generato delle profezie fortunatamente false (come per esempio quelle del 12 Dicembre 2012 o quella più recente, dello scorso Giugno).
La profezia del profeta Ezechiele, invece, si è avverata in piccola parte. Egli dichiarò che l’arrivo di alcuni pesci nel Mar Morto (lago con percentuale di salinità superiore al 37%) avrebbe determinato la fine del mondo. Per puro caso, un fotogiornalista israeliano dal nome di Noam Bedein, ha poi fotografato dei pesci vivi nel Mar Morto stesso.