Secondo uno studio recente, si stima che in alcuni Paesi ci siano dispositivi tech dal valore di almeno 16 miliardi ormai inutilizzati. Questo valore potrebbe iniziare a diminuire entro la fine del 2020.
I ricercatori hanno scoperto che l’utente in media ha uno sbalorditivo valore di circa 500-600 euro di gadget superflui. Il calo del valore complessivo medio di dispositivi tecnologici acquistati è dovuto anche ai prezzi recenti di smartphone, tablet, computer, console di gioco e dispositivi indossabili che sono inferiori di circa il 20% rispetto a qualche anno fa. Ad eccezione degli iPhone di cui non si ha comunque una stima esatta poiché costituiscono meno del 36% di smartphone al momento in uso.
Lo studio ha coinvolto 2.000 adulti. Circa il 32% possiede almeno un gadget tecnologico che non usa ma preferisce avere in caso di necessità. “I telefoni cellulari che vengono inseriti nel retro di un cassetto o le console di gioco che raccolgono polvere negli armadi e nelle scatole potrebbero valere molto di più se rivenduti. La nostra ricerca ha dimostrato che non tutti sono consapevoli che i loro dispositivi tech potrebbero effettivamente valere qualcosa. Pensano che valga la pena tenerli per una giornata piovosa, ma è esattamente il contrario”.
Lo studio ha anche rilevato che il dispositivo maggiormente messo da parte e dimenticato è spesso il cellulare. Talvolta sono persino due. Soprattutto negli ultimi anni, sempre più persone decidono di cambiare il proprio dispositivo periodicamente e quello precedente viene del tutto dimenticato. 4 su 10 pensano che i vecchi dispositivi potrebbero essere utili prima o poi, mentre il 27% ritiene che sia impossibile vendere alcuni smartphone ad un prezzo soddisfacente e quindi non sanno cosa farne. Una minoranza conserva gadget da dare successivamente ai propri figli o come ricordo.
Accumuliamo continuamente dispositivi tech in casa, ignorando che l’unica via d’uscita è venderli
Più di un terzo ha uno spazio della casa apposito per raccogliere questi oggetti tecnologici di vario genere accumulati negli anni. La mancanza di motivazione e/o di tempo è il motivo principale per cui le persone non riescono a trovare una soluzione. In effetti, è più probabile che i consumatori smistino oggetti nel loro garage, organizzino la loro libreria o puliscano l’armadio piuttosto che smistare i vecchi dispositivi tech.
Lo studio, condotto da OnePoll, ha anche constato che gli adulti si aspettano di tenere un telefono cellulare inutilizzato per almeno quattro anni prima di farne qualcosa. Cinque anni per i computer. È emerso anche che il 17% ha acquistato un nuovo gadget nelle ultime otto settimane per lavorare da casa, rimanere in contatto con la famiglia e gli amici o divertirsi. E se un nuovo modello di smartphone è disponibile, solo 1 su 20 sostituirebbe il proprio cellulare di cui sono già in possesso.
L’80% pensa che vengano rilasciati nuovi dispositivi troppo spesso, mentre il 76% non può permettersi di continuare ad avere gli ultimi modelli. Di conseguenza, il 77% delle persone desidera che il proprio dispositivo tech – qualsiasi esso sia- duri più a lungo. “Esiste un’altra opzione più intelligente per il consumatore e più intelligente per l’ambiente. Questo modello di economia circolare vede la vecchia tecnologia venduta ad un prezzo molto basso, secondo standard elevati”.