IPTV: dopo l'operazione "eclissi" è tutto disponibile grazie a WhatsApp

Anche in questi primi mesi del nuovo anno si conferma la tendenza dell’IPTV illegale. Il sistema di streaming illegale che offre la visione gratuita dei canali Sky continua ad avere un importante bacino di seguaci, nonostante nel recente passato siano cambiati alcuni scenari.

 

IPTV, sanzioni penali per chi si affida allo streaming illegale

Se si confronta l’andamento del 2020 rispetto a quello del 2019 è possibile notare come vi sia stata una sorta di franata nell’utilizzo dell’IPTV. La tendenza nasce dall’intervento delle autorità competenti che nelle precedenti settimane si sono date da fare per smontare parte della rete dello streaming illegale.

Al giorno d’oggi il numero dei pezzotti attivi e funzionanti è senza dubbio alcuni inferiore rispetto al recente passato ed anche molti siti internet che offrivano visione gratuita dei canali Sky non sono più disponibili.

Una fetta consistente di pubblico ha giustificato la scelta di affidarsi a questa tecnologia con la promessa di risparmi consistenti rispetto ai tradizionali costi di un abbonamento Sky. Se questo ragionamento aveva un minimo di validità sino a qualche mese fa, ora le cose sono cambiate.

Il risparmio non è più tale dato che chi utilizza l’IPTV ora rischia sanzioni davvero severe. Le multe per chi si affida allo streaming illegale possono arrivare un valore massimo di ben 30mila euro. 

Ma non è tutto. Come indicato dal codice penale, l’utilizzo reiterato dello streaming illegale può anche portare alla reclusione. Chi si affida all’IPTV rischia la galera da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni.

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