IPTV: il servizio non esisterà più a partire dal prosismo anno, ecco perché

In queste settimane che sono piene di grandi eventi calcistici e sportivi, i palinsesti delle pay tv sono denti di appuntamenti. Al netto delle persone che hanno regolari abbonamenti ed account per Sky o per DAZN e Netflix, ci sono tanti altri individui che hanno scelto la strada dell’IPTV illegale.

 

IPTV, cosa si rischia nel vedere le pay tv senza abbonamento

Nel corso di questi ultimi mesi sembra essere diminuita la popolarità dell’IPTV o del cosiddetto. La Guardia di Finanza, infatti, dallo scorso mese di settembre è costantemente impegnata per distruggere la fitta rete del segnale streaming illegale.

La conseguenza delle retate da parte delle forze dell’ordine è stata la chiusura di migliaia di pezzotti su scala nazionale. Allo stesso tempo ed in maniera quasi speculare, anche quei siti internet che garantivano visione gratuita di Sky non sono ora più disponibili.

Se sino alla scorsa estate, l’IPTV veniva considerato dagli utenti un grande beneficio sotto il punto di vista economico, ora anche questo fattore è venuto a mancare. Non è più possibile ragionare nell’ottica del risparmio.

A seguito degli interventi delle autorità, tanti malintenzionati sono finiti nei guai. In base alle regole attualmente in vigore, gli utenti che sfruttano o che hanno sfruttato l’IPTV rischiano di base una multa con un valore minimo che si attesta sui 30mila euro. 

La sezione in alcuni casi, specie quelli reiterati, potrebbe essere doppia. Trattandosi di un reato penale, la visione del cosiddetto pezzotto comporta anche la reclusione dai sei mesi ai tre anni.

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