Ammettiamolo: gli Apple AirPods, auricolari Bluetooth ideati da Apple, sono davvero belli e comodi da usare e non a caso in poco tempo hanno conquistato il 45% del mercato. Ma ahimé, sono anche degli oggetti piuttosto costosi: i regolari AirPods infatti costano 179,00€, mentre la versione pro costa addirittura 279,00€, non proprio due soldi! Per questo sono nate delle versioni economiche create per imitare gli AirPods ma a prezzi molto più bassi.

Perché queste imitazioni sono sconsigliate e dannose

60 Millions de Consommateurs è un sito francese che dedicato ai consumatori e ha recentemente sconsigliato l’acquisto delle imitazioni di questo tipo di auricolari. Questa rivista online ha ordinato 7 diversi tipi di auricolari bluetooth e ha considerato l’esperimento un disastro. I siti d’acquisto sono AliExpress, Wish o Amazon e su 7 prodotti ne sono arrivati solamente 4. Alcuni Youtuber hanno elogiato le funzionalità di questi prodotti ma la rivista smentisce. Il prezzo di questi prodotti va dai 20 ai 65 €. Le lamentele sono in particolare rivolte a Liberty Play, che dopo la prima spedizione fallita ha inviato il proprio prodotto da 65 € con una cuffia non funzionante. Sembra che i ritardi e gli smarrimenti siano frequenti per questa ditta che casualmente ha avuto il sito non disponibile per diversi giorni.

Di questi prodotti, in sostanza solo 3 sono risultati testabili e di primo acchitto sembrano essere pressoché identici agli originali, con connessione al dispositivo e comandi vocali con Google o con Siri. Ma nel momento in cui arriva il suono all’orecchio, gli acuti vengono considerati aggressivi  e i bassi inesistenti, con un risultato globale di suoni dannosi per l’udito. Il risultato migliore è dato da Padear che comunque non raggiunge il punteggio minimo da loro stabilito. Oltretutto supera la pressione acustica di 110 dB, superando di 10 decibel il volume consentito dagli standard europei. I rischi quindi sono di confisca del prodotto e, più importante ancora, di danni effettivi alle orecchie.

VIA60 Millions de Consommateurs
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