cina batterie sostituibili

Il mercato delle auto elettriche non ha ancora raggiunto un volume sufficiente a spostare le emissioni di CO2 verso una riduzione, e una certa diffidenza da parte degli acquirenti permane nella scelta di questi veicoli ecologici per questioni legate al rifornimento energetico e all’autonomia in Km. A questo va aggiunto che la ricarica delle batterie è un’operazione che richiede diverso tempo, soprattutto in condizioni in cui si attacca alla rete un accumulatore prossimo ad autonomia zero.

In Cina hanno pensato a come risolvere il problema ed incentivare il mercato della auto elettriche ideando una struttura di sostituzione delle batterie anziché ricaricarle in stazioni di servizio apposita. In questo scenario i tempi necessari per fare rifornimento di energia si ridurrebbero sensibilmente, rendendo un’operazione oggi complessa in qualcosa di altamente semplice.

 

Auto elettriche: autonomia infinita con le batterie sostituibili

Il modello cinese potrebbe creare un nuovo tipo di business completamente diverso dall’attuale gestione e vendita di auto elettriche, prospettando prezzi minori sui veicoli se venduti senza gli accumulatori. Una volta comprata l’auto si potrebbe impostare un noleggio a lungo termine del pacco batterie con delle società che possano offrire anche dei servizi su misura del cliente.

Sostituire le batterie scariche faciliterebbe la gestione dei veicoli elettrici,ma ci sarebbe comunque bisogno che i grandi produttori di automobili credano in questo progetto. I precedenti infatti non sono affatto confortanti, come successe alla startup israeliana chiamata Better Place fallita per una perdita di 800 milioni di dollari. In Europa solo Renault ha creduto nella startup con un’auto compatibile alla loro tecnologia, ma fu troppo poco in un mercato già esiguo nell’allora 2013.

In Cina invece la società BAIC “BluePark New Energy Technology” ha già posizionato sul territorio 187 stazioni di sostituzione batterie in 15 città diverse. Il progetto può vantare il supporto statale e la fornitura di una flotta di 16 mila taxi elettrici con tale tecnologia. Inoltre alcuni produttori di auto cinesi hanno sviluppato veicoli appositi per sostenere questo progetto.

Ma se nella Repubblica Popolare questo progetto avrà successo, l’incognita più grande sarà nei mercati occidentali, laddove un approccio simile tra i grandi produttori di auto e le amministrazioni statali e locali andrebbe sostenuto con decisione.

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