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Da quando il Governo Americano ha bandito i prodotti Huawei dal proprio territorio, il colosso cinese non ha più potuto utilizzare i servizi di aziende con sede in USA. Tra queste ovviamente c’è anche Google e per questo motivo la famiglia Mate 30 non può utilizzare le GApp e il Play Store.

Tuttavia Huawei è subito corsa ai ripari e ha annunciato di star lavorando su un proprio sistema operativo proprietario. Il nome internazionale è HarmonyOS mentre in madrepatria si chiamerà HongMeng. Il primo smartphone che porterà al debutto il sistema operativo è atteso in Cina entro la fine dell’anno. Per vedere HarmonyOS all’opera sui device internazionali invece bisognerà attendere il 2020.

Il vantaggio di HarmonyOS è la versatilità, infatti secondo Huawei, il sistema operativo sarà interscambiabile e potrà operare in un ecosistema molto vasto. Infatti l’OS è già presente sulle Vision TV di Honor e arriverà anche su altri device.

Huawei VS Apple e HarmonyOS VS iOS

Tuttavia l’obiettivo di Huawei è chiaro, confermare le quote di mercato dell’azienda e imporsi come uno dei brand più desiderati dagli utenti. Non a caso Ren Zhengfei, il CEO di Huawei, punta a competere direttamente con Apple. In una recente intervista rilasciata a Fortune Magazine, l’amministratore ha dichiarato che HarmonyOS potrà confrontarsi con iOS. Per sfidare il sistema operativo di Apple bisognerà attendere meno di due o tre anni per gli sviluppi.

La dichiarazione certamente è interessante, ma Huawei è un brand costantemente in crescita, come dimostrano i dati economici. Nonostante la questione del Ban e l’incertezza sulla risoluzione del problema, i ricavi aggregati della prima metà dell’anno ammontano ad oltre 58 miliardi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’incremento supera il 23%, segno che i consumatori credono nella solidità del brand.

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