Oggigiorno siamo tutti dipendenti dallo smartphone. E’ lo strumento che utilizziamo di più nel nostro quotidiano e sta sempre a contatto con il nostro corpo, interagendo attivamente o passivamente. Il nostro organismo viene pertanto esposto costantemente alle radiazioni che il device emana.
Sebbene non vi sia una prova reale e definitiva che ne determini la correlazione fra l’utilizzo inteso del dispositivo e l’eventuale insorgenza di malattie o problematiche, vi sono buone probabilità che l’esposizione del corpo a tutte le onde elettromagnetiche dei prodotti tecnologici, possa portare nuove patologie nel futuro.
Per fronteggiare quest’emergenza, l’Unione Europea ha dettato un limite sulla quantità di radiazioni, oltre il quale un dispositivo non può ricevere il via libera alla commercializzazione. La quantità di radiazioni massima per un prodotto deve avere un valore (denominato SAR) di massimo 2 Watt per Kg. Il SAR (Specific Absorption Rate) è la quantità di radiazioni massima che il nostro corpo può supportare stando vicino ad un device.
Quali sono gli smartphone più pericolosi e quali i meno dannosi?
Per aiutare gli utenti all’acquisto di uno smartphone, il German Federal Office for Radiation Protection ha emesso una classifica dei migliori e peggiori smartphone in commercio, basandosi sui valori SAR emessi.
Fra i meno pericolosi troviamo in primis il Motorola Moto G7 con un valore di 0,45 Watt per Kg. Oltre a questi il Note 9, l’S8, il J4+, il J6+, A8, S8 di Samsung. Anche l’LG V40 ThinQ (recensito da noi pochi mesi fa) si inserisce in questa classifica.
Fra i prodotti mediamente pericolosi invece troviamo l’iPhone 8 Plus, l’SE, l’X, ma anche molti Huawei come il P10 Lite, Plus, P20 Pro, alcuni Xiaomi come il Mi8Pro, il Mi A2, il Google Pixel 2, il Razer Phone 2 e il Samsung S10+.
Il più pericoloso però risulta lo Xiaomi Mi A1 con un valore di ben 1,75 Watt per Kg. Male anche per il Mi Mix 3 di Xiaomi, il OnePlus 5T e 6T, l’iPhone 7.