Recensione LG V40

LG V40 ThinQ

Siamo esagerati, ma LG V40 ThinQ ha rischiato veramente di diventare il nostro smartphone preferito. Questo top di gamma ci ha davvero colpito forse non tanto per le caratteristiche tecniche, quanto per la sua bellezza costruttiva. Nonostante qualche pro e contro, dopo settimane di utilizzo ancora non ci ha stancato. Andiamo dunque a scoprire perché ci è piaciuto questo smartphone nella recensione che segue.

 

Descrizione

LG V40 ThinQ

Ha un design accattivante, sebbene un po’ datato, complice una colorazione in vetro rosso opaca che favorisce giochi di luce interessanti nella back cover. Anche il display fa la sua parte, grazie alla tecnologia OLED che lo rende davvero brillante. Abbiamo ancora il notch sul frontale ed è possibile nasconderlo tramite software, ma troverete soddisfacenti anche diverse configurazioni per personalizzarlo al meglio.

In dotazione c’è una USB type-C per la ricarica veloce, ma vi anticipiamo subito che V40 ha anche il sistema di ricarica wireless (più lenta però). La batteria è da 3.300 mAh e, ahinoi, è il vero punto dolente di questo smartphone: questo smartphone, infatti, è assurdamente energivoro. Provare per credere tenendolo in stand-by, poiché dopo due ore di assoluta inattività perde comunque il 10% di autonomia. Non ci si aspetta un difetto del genere da un device top di gamma. 

LG V40 ThinQ

Continuiamo dicendovi che LG V40 ThinQ ha due fotocamere anteriori e tre posteriori che vedremo più avanti. Sotto ai sensori nella back cover troviamo un lettore fingerprint (anche questo anacronistico ormai sui flagship) davvero fulmineo e preciso. Forse uno dei migliori che abbiamo mai testato noi di Tecnoandroid. Stessa piacevole sorpresa arriva dallo sblocco con Face ID, anch’esso molto preciso e reattivo.

 

Hardware e software

Nonostante abbia un display OLED da 6,4” con risoluzione QuadHD+ veramente luminoso, questo smartphone lo dimenticherete in tasca poiché pesa pochissimo nei suoi 164 grammi.  Molto bella è anche la personalizzazione di LG per l’ambient display, anche se tende a sforzare eccessivamente la batteria.

Il cuore pulsante di questo LG V40 è uno Snapdragon 845 Octa-core da 2.80 GHz veramente prestante, corredato da una GPU Adreno 630 e una memoria RAM con tagli da 6/8 GB che rendono lo smartphone una scheggia nell’uso quotidiano. Mai un indecisione anche con il taglio base di RAM. Chiudiamo la parte hardware con lo storage interno da 128/256 GB con memorie tipo UFS 2.1.

La cosa strana al cospetto di tanta potenza è la presenza ancora nel 2019 di Android Oreo 8.1, anche se la UI di LG lo rende altamente personalizzabile.

 

Foto e video

Il comparto fotografico di questo V40 si compone di tre fotocamere posteriori disposte a semaforo orizzontale, e due frontali. Il software di gestione del comparto ha tantissime impostazioni e filtri applicabili ai nostri scatti, anche se ha qualche piccola indecisione.

Nel demo video che vedete in alto, abbiamo testato i due sensori frontali da 8+5 MP (con apertura f/1.9 e f/2.2): non ci ha fatto impazzire il bokeh, ma le foto sono buone e abbastanza nitide. 

Galleria fotografica

Conclusioni

Abbiamo detto che LG V40 ThinQ ci è piaciuto moltissimo. Eppure, in definitiva, questo smartphone ha più contro che pro. Ha un battery drain esagerato, un menu un po’ caotico, è scivoloso se tenuto a una mano, ha un design anacronistico. Eppure lo abbiamo amato, tanto che il nostro Manuel De Pandis lo ha trasformato nel suo telefono principale. Il prezzo è tuttavia alto, perché V40 è stato presentato a listino per 999 euro!!! Ora è su Amazon a circa 860 euro, oppure si può acquistare a rate se brandizzato TIM.

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