Anche in queste ultime settimane non si sono calmate le acque in casa WhatsApp. A metà dello scorso mese di maggio attraverso la voce degli sviluppatori gli utenti hanno scoperto la presenza di un pericoloso spyware in grado di intercettare conversazioni riservate. Da allora, si sono nuovamente levate le voci che chiedono norme più stringenti per la privacy. La sicurezza è davvero al primo posto su WhatsApp.
WhatsApp, una tecnica per scoprire il nome di chi ci spia in segreto
ora come ora è più complicato intercettare le conversazioni degli altri. Se le chat sono sempre più riservate, però, gli account sono esposti a non pochi pericoli, specialmente da quando si sono affacciate su WhatsApp dinamiche social come storie, foto profilo e stati.
In molti si concentrano sul caso delle storie. Instagram (il social che ha fatto delle storie la sua ragion di vita) offre agli utenti la possibilità di essere aggiornati real time su chi visualizza immagini o video condivisi in rete. Le norme di WhatsApp – tra un’impostazione e l’altra – non garantiscono sempre aggiornamenti costanti agli utenti.
Per essere al corrente su chi visualizza il nostro profilo (ed in questo caso, le nostre storie), è bene rivolgersi ancora una volta a Google Play Store. Attraverso il negozio virtuale di casa Android si possono scaricare numerose applicazioni “Tracker”: il compito di queste app è quello di aggiornare l’utente sugli amici che spiano in gran segreto il nostro profilo. L’aiuto delle cosiddette applicazioni “Tracker” è determinante per difenderci da occhi indiscreti.