Il mondo della telefonia mobile e fissa si sveglia in questo 25 di febbraio con tante novità legate al 5G e alla tecnologia, ma anche con nuovi aumenti per gli operatori nazionali.

In particolar modo, i clienti di Tim, Fastweb e Vodafone non saranno molto contenti di sapere che alcune delle loro tariffe per la telefonia fissa e mobile hanno subito una rimodulazione. Si potrà recedere? In alcuni casi sì, in altri no. Scopriamo subito le situazioni nello specifico.

Tim: gli aumenti colpiscono diverse tariffe del mobile

Per i clienti di TIM, le rimodulazioni iniziano proprio oggi 25 febbraio. Non possiamo dirvi quali tariffe sono state coinvolte in questa serie di aumenti, poichè sono varie, ma possiamo ricordarvi che se siete stati interessati da tale operazione, nelle scorse settimane avete dovuto ricevere un sms. In questo caso, gli aumenti sono partiti da 0,99 centesimi di euro e arrivano a 1,99 euro in più al mese. Purtroppo non è più possibile recedere dal contratto gratuitamente visto che è decorso il tempo limite.

Vodafone: aumenti sulle offerte legate alla linea domestica

Vodafone ha deciso di applicare degli aumenti in relazione a due abbonamenti: IperFibra e One. I clienti non sono stati avvistai attraverso email o sms, ma bensì grazie ad una postilla nell’ultima bolletta ricevuta. Non è ancora chiaro se le rimodulazioni sono entrate in vigore, in tal caso vi consigliamo di controllare l’ultima fattura ricevuta.

Fastweb Mobile: aumenti giù entrati in vigore da gennaio

Durante l’inizio del 2019 anche i clienti Fastweb Mobile hanno ricevuto una sorpresa: rimodulazioni contrattuali in negativo. In questo caso sono state prese di mira le offerte relative alla linea domestica, così come per Vodafone e gli aumenti sono stati pari a 1,29€ in più al mese. 

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