WhatsApp

WhatsApp continua la sua campagna di lotta alle fake news e di contenuti ingiuriosi, irrispettosi ed offensivi. In India sembra dilagare in maniera preoccupante, tanto che è stato proprio questo paese a ispirare la riduzione dei messaggi condivisi. E ora Whatsapp introduce il nuovo metodo della ricerca tramite machine learning.

Grazie al machine learning, l’azienda della chat più usata al mondo sarà in grado di riconoscere gli utenti che hanno comportamenti offensivi, che inviano messaggi in broadcast o che creano account multipli al solo scopo di diffondere fake news e contenuti offensivi.

 

WhatsApp: addio a fake news e bufale con il machine learning

Il machine learning aiuta nei controlli su vari livelli, a partire dalla registrazione, durante l’invio di messaggi o in base alla segnalazione di altri utenti. Ogni mese sono due milioni gli account che vengono rimossi dalla piattaforma, grazie all’apprendimento basato sui dati passati e su alcuni scenari ben precisi.

WhatsApp afferma che rientrano nei parametri di ricerca l’indirizzo IP dell’utente, il paese di origine del numero di telefono utilizzato per registrarsi al servizio ma anche comportamenti strani come l’invio massiccio di messaggi all’apertura del nuovo account. La localizzazione dell’account nel contesto in cui vive è fondamentale per capire se sta violando le regole.

In India, dove il fenomeno è molto diffuso, da qualche mese è attivo un gruppo di campagne educative sulla radio, in TV e sul web. Sono anche stati organizzati incontri con i principali partiti politici in vista delle imminenti elezioni amministrative, che si terranno nel mese di aprile.

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