Da qualche periodo il social network Facebook è sotto indagine per lo scandalo Cambridge Analytica di qualche mese fa, per le interferenze russe sulle elezioni statunitensi e anche per la falla nella sicurezza.
Come sicuramente ricorderete, la piattaforma qualche giorno fa ha ammesso di aver indagato su Soros, miliardario 88 enne per aver attaccato la piattaforma definendola una minaccia per la società.
Facebook: non è stato Zuckerberg a voler indagare su Soros
Tempo fa la piattaforma fece delle ricerche su alcuni interessi finanziari del miliardario George Soros. A riferirlo è stato il New York Times specificando anche che la richiesta arrivò dal numero due del gruppo, ovvero Sheryl Sandberg. La testata giornalistica statunitense pochi giorni fa ha anche accusato il social network di aver cercato di insabbiare tutti gli scandali che lo hanno coinvolto, puntando il dito proprio sulla Sandberg e Zuckerberg.
La richiesta da parte del social network arrivò dopo che Soros definì sia Facebook che Google, una minaccia, proprio durante il suo discorso al World Economic Forum a Davos a gennaio 2018. A quel tempo la piattaforma era appena finita sotto accusa per il modo in cui aveva gestito la disinformazione della Russia e quindi non ebbe molto tempo per dedicarsi alla faccenda.
La Sandberg, nello specifico, ha chiesto di indagare le critiche di Soros e di scoprire inoltre se stava per caso cercando di trarre dei guadagni a livello finanziario dopo i suoi attacchi. Un portavoce dell’azienda ha inoltre dichiarato che la piattaforma indagò anche su possibili motivazioni che hanno spinto Soros a dichiarare ciò che ha dichiarato sul social network.