Lo scorso mese ha finalmente trovato la parola fine una lunga competizione che ha avuto come protagonisti TIM ed altre aziende attive nel mondo della comunicazione. La Serie A ha finalmente un palinsesto definitivo dopo l’assegnazione dei diritti relativi alla massima competizione di calcio nazionale. Il bando è stato vinto (senza non poche polemiche) da Sky e Perform.
TIM, finisce il tempo per l’app della Serie A
MediaPro ad inizio primavera aveva strappato il sì della Lega. L’associazione, però, non ha ricevuto le giuste garanzie economiche e quindi ha dato mandato per nuovo concorso in cui si sono presentate, tra le contendenti, Sky, Mediaset e Perform. TIM, che pure era molto interessata ad inizio 2018, ha deciso di non partecipare.
L’azienda non ha chiarito quelli che sono i motivi della rinuncia. Le partite di Serie A – probabilmente su TIMvision o su altre piattaforme inedite – avrebbero rappresentato un grande extra da offrire ad un pubblico numeroso e strategico. La vittoria di Sky e Perform lascia poco spazio alle illusioni.
Anche se non si rompe la partnership tra TIM e la Serie A in termini di sponsor, bisogna dire addio all’app “Serie A”. La piattaforma del provider è già stata rinominata in “TIMFootball”. Stando alle nuove norme gli utenti non potranno accedere ad highlights, contenuti esclusivi ed interviste ai campioni del campionato.