Di produttori smartphone nel mondo, al momento, ce ne sono tanti, ma solo alcuni di essi sono anche in grado di sviluppare e produrre dei processori per far funzionare i propri prodotti. Quest’ultime si devono, per forza di cose, basare sulle compagnie specializzate del settore, come Qualcomm e TSMC. Anche Xiaomi ha bisogno di quest’ultime, ma forse qualcosa potrebbe cambiare.
L’anno scorso aveva provato a sviluppare un proprio processore, il chipset Surge S1. Il progetto, alla fine, non è andato a buon fine e le cose sono andate avanti come sempre. A quanto pare, la compagnia ha pensato che ritentare non avrebbe fatto male. Xiaomi potrebbe essere infatti al lavoro sullo sviluppo di un altro SoC personalizzato in collaborazione TSMC.
Xiaomi Surge S2
All’inizio di quest’anno, il 2018, c’era voci che vedevano la società cinese in piena collaborazione con la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company. Secondo un rapporto, tale Surge S2 sarà basato su un processo 16 nm. Questo particolare potrebbe già significare che tale prodotto non sarà destinato ai top di gamma, ma alle fasce più basse. Un processore del genere potrebbe abbassare ulteriormente il prezzo di questi dispositivi, uno dei punti di forza di Xiaomi.
Continuando sulle specifiche, il Surge S2 sarà basato su un design octa-core che sarà divisa da quattro core Cortex-A73 da 2.2 GHz e quattro core Cortex-A53. Il tutto dovrebbe essere compatibile con la memoria UFS 2.1 e la memoria LPDDR4.
Se tutto andrà bene, cioè il contrario di quello successo l’anno scorso, potremmo vedere tale chip sui dispositivi della seconda metà dell’anno. Ovviamente, come detto prima, per gli smartphone che dovranno competere con quelli di Samsung e Huawei, Xiaomi dovrà basarsi su altri, probabilmente Qualcomm.