Una cosa sicura su Android Oreo 8.0 è sicura: la versione è stata presentata mesi fa, ma i dispositivi su cui è effettivamente installata sono veramente pochi. Le cose però potrebbe cambiare drasticamente. Tutti i nuovi device prodotti dalle varie compagnie dovranno avere obbligatoriamente installato tale versione.
Per le aziende sarà meglio attenersi a quest’obbligo se vogliono ricevere la certificazione di Google. Non averla vuol dire perdere i servizi e le applicazioni ufficiali come il Play Store o Gmail. In ogni caso, la motivazione per tale è scelta è perché Android 7.1.1 Nougat è ufficialmente passato dall’elenco di idoneità dei processi di certificazione per i nuovi telefoni.
Dal 31 marzo 2018
Questa mossa di Google è quella di combattere la frammentazione che la piattaforma sta affrontando a causa della varietà di versioni Android che galleggiano sul mercato. Non vogliono che i produttori non spediscano con versioni troppo vecchie che non saranno più supportate tra pochi mesi. Android Oreo, tra l’altro, richiese Project Treble quindi richiederà automaticamente ai produttori di implementare la struttura modulare del sistema operativo sui propri dispositivi.
Se guardiamo a noi consumatori, questa è ovviamente una notizia positiva considerando che gli aggiornamenti tardando sempre ad arrivare. Attualmente, solo le ammiraglie dei produttori ricevono degli aggiornamenti per più di due anni mentre ogni altro smartphone, salvo poche eccezioni, finiscono nel dimenticatoio. Un lato negativo dell’aver creato troppi modelli, impossibile gestirli tutti.
Con Project Treble sarà anche più facile avere i prossimi aggiornamenti in quanto gli sviluppatori non dovranno più modificare la versione. Al contrario, con le versioni prima di Android Nougat, gli aggiornamenti necessitano di un gran numero di ritocchi.