Ormai da qualche anno sembra esserci una corsa a mettere sul mercato un gran numero dispositivi il cui scopo è quello di rendere le nostre case dei complessi sistemi di dispositivi collegati tra loro, ma facilmente gestibili attraverso controlli vocali o altro. Ultimamente si è addirittura trasformata in una gara, principalmente tra due colossi, Amazon e Google, ma che vede sempre più partecipanti unirsi.
L’evento cardine che presenta al mondo questo tipo di tecnologia è il CES, ovvero il Consumer Electronics Show di Las Vegas. Una delle caratteristiche di questo evento è che ultimamente Alexa la fa da padrone, anche se quest’anno Google si è fatta sentire, e che Apple tende ad evitarlo. In realtà la compagnia della mela tende ad evitare quasi la maggioranza di questo tipo di eventi preferendo qualcosa di più intimo e personale. Un qualcosa che li rende gli unici protagonisti.
Siri
Si tratta dell’unica voce virtuale fuori dal coro. A dire il vero sembra essere rimasta particolarmente indietro rispetto alle altre tanto che Apple è dovuta mettersi sotto per cercare di renderla competitiva. Uno dei lavori su cui si è concentra in proposito è l’HomePod, il proprio Hub personale per la casa, che presto potrebbe veder la luce insieme ad una nuova funzione di Siri ovvero “Leggimi le Notizie” o “Dammi la notizia”.
La funzione è finalmente fuori dalla beta, per lo meno negli Stati Uniti e nel Regno Unito, e, come il nome suggerisce, serve per farsi mostrare le ultime notizie disponibili. Ovviamente se il dispositivo iOS con questa caratteristica è uno smartphone quello che Siri farà sarà mostrarci gli articoli sul display, ma se si parla di HomePod Siri farà partire i podcast delle principali testate giornalistiche. Un po’ come succede già con Google Home e Amazon Echo.
L’obiettivo è quello di rendere l’assistente di Apple più completo, così come l’HomePod la cui prima versione era priva di interfaccia touchscreen. La nuova versione dovrebbe venir lanciata a momenti, ma potrebbe essere troppo tardi.
La tipica “arroganza” di Apple ha fatto si che il suo Kit per la casa intelligente risultasse meno appetibile. La compagnia della mela ha costretto tutti i produttori, che volevano creare accessori che interagissero con l’HomeKit, nell’inserire un chip dedicato. Questo ha causato un aumento dei costi di produzione, e molti mal di testa ai produttori tanto che in molti hanno abbandonato preferendo concentrarsi su dispositivi che potevano comunicare con Google Assistant e Alexa. Al contrario in questo caso tutto era più semplice e più libero.
Niente di nuovo sotto il sole. Questa strategia di Apple ha funzionato perfettamente con i suoi iPhone, AirPad e Mac, ma che sta fallendo miseramente con gli Hub per la casa. Solo il tempo potrà contraddire questa affermazione, ma finché tarda ad uscire, anche solo per poche settimane, i vincitori saranno sempre altri.