WhatsApp, utenti TIM, Vodafone e Wind TRE: ecco la multa da 500 euro

Nemmeno a Natale si fermano le truffe in giro si WhatsApp. Tutt’altro. Con l’affiorare della stagione festiva si moltiplicano i finti buoni sconti e le finte promozioni con cui alcuni malintenzionati vogliono ingannare utenti poco avveduti.

Nelle ultime giornate sempre più iscritti alla chat di messaggistica istantanea più importante al mondo hanno denunciato un comportamento anomalo per il proprio credito residuo.

Cerchiamo di analizzare nel merito la truffa da evitare in tutti i modi su WhatsApp.

Finti buoni sconti e servizi in abbonamento

Attraverso la proposizione di finti buoni sconti dei più celebri marchi (Zara, Adidas e Nike, solo per citarne alcuni) gli utenti vengono spinti a cliccare su fantomatici link in cui vengono chiesti i dati personali dell’utente. Tra questi dati personali spicca il numero di telefono.

Proprio a questo c’è da fare attenzione. La comunicazione del proprio numero di telefono potrebbe essere utilizzata per fini commerciali (chiamate dei call center in primis), ma anche per finalità più concrete.

Molti siti in cui si viene rinviati tramite WhatsApp, infatti, rappresentano delle piattaforme in cui si attivano i servizi in abbonamento. Come molti sanno, questi, oltre ad essere pressoché inutili, portano via molti euro dal credito di un utente (da cinque ai dieci euro in media ogni mese).

Rimedi alle truffe WhatsApp

Onde evitare di perdere credito sono necessarie queste accortezze. In prima analisi è sempre necessario contattare il proprio provider per disattivare i servizi in abbonamento. In seconda battuta, è sempre consigliabile evitare questa tipologia di messaggi, cancellando o bloccando mittenti di testi sospetti.

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