Spiare lo smartphone, di chiunque esso sia, è reato. A dirlo la Corte di Cassazione che ha condannato un uomo ad un anno e otto mesi di reclusioni per aver strappato di mano alla moglie il device per controllare chat ed SMS.
Spesso lo si fa senza dargli troppa importanza, è quasi un’abitudine all’interno della coppia eppure la Corte di Cassazione non sembra prenderla troppo alla leggera e vede, questa, come violazione del diritto alla riservatezza. Spioni, curiosi, gelosi cronici siete avvertiti: il comportamento scorretto può costarvi il carcere.
Le situazioni in cui può accadere solo molteplici come molteplici sono i motivi che portano a voler controllare lo smartphone altrui. La verità è che, in genere, a spingere a comportarsi in questo modo è la gelosia, di certo non manca anche un pizzico di curiosità, ma in questo secondo caso si tratta di situazioni ben diverse dalla gelosia. Secondo la Corte di Cassazione impossessarsi dello smartphone altrui per leggerne chat ed SMS è equiparabile ad una rapina.
L’ultima sentenza depositata pochi giorni fa ha portato alla condanna di un uomo ad un anno e 8 mesi per aver strappato di mano il cellulare alla moglie, violando così “il diritto alla riservatezza della persona“. Lo smartphone, per la Corte, è qualcosa di aderente al corpo del possessore e prenderne possesso include anche il reato di violenza. Pochi giorni prima ad un ragazzo di Barletta è stata comminata una condanna a 2 mesi di reclusione e 600 euro di multa per aver strappato di mano lo smartphone alla fidanzata ed aver mostrato al futuro suocero le prove del tradimento.
E nel caso di software spia installabili? Le condizioni non sono molto diverse. Per poter installare il software suddetto occorre sottrarre il dispositivo e questo comporta il reato di rapina che, insieme a quello di “violazione alla riservatezza della persona“, porta non solo alla multa, ma anche al carcere. Non occorre nemmeno pensarci su, se manca la fiducia il rapporto è già finito quindi rassegnatevi e passate oltre oppure vi farete qualche mese di carcere, nella migliore delle ipotesi.