ARM

ARM ha presentato il processore Cortex-A72 a 64-bit, realizzato con tecnologia a 16nm, darà agli smartphone e tablet del prossimo anno la massima potenza per i giochi e tanto altro con circa il doppio delle prestazioni di un 20nm Cortex-A57 e consumi ridotti di circa la metà.

ARM è già proiettata al 2016 con il suo nuovo SoC che andrà a muovere smartphone e tablet, top di gamma, del prossimo anno con il nuovo processore octa-core costituito da quattro core A72s e quattro Cortex-A53s. ARM in realtà non realizza i chip, ma crea il set di progetti di riferimento e le istruzioni, quindi le licenze IP.

ARM progetta nuove CPU e GPU per il 2016.

Sono tre i nuovi progetti hardware per i produttori di chip, a partire dal Cortex-A72 a 64-bit. Questo è il nuovo top che andrà a sostituire il Cortex-A57 e compatibile con l’A53, core a bassa potenza nella configurazione big.LITTLE dove il pacchetto A72-A53 aumenterà le prestazioni del 30%. Si basa su un processo a 16nm e la frequenza si attesta sui 2.5GHz. Diverse aziende come MediaTek e Rockchip hanno già concesso in licenza il disegno per l’uso nei loro SoC.

Il processore grafico o GPU sarà il Mali T880 che vedremo in SoC Samsung, MediaTek e altri. Il T880 offre circa il doppio delle prestazioni grafiche della Mali-T760, l’attuale top di gamma della linea. Il consumo energetico sarà inferiore del 40%. Si abbina con il processore video Mali-V550 e il processore del display Mali-DP550 che consentono l’utilizzo di display 4K e di avere prestazioni da console per i giochi.

Altra novità hardware è la nuova interconnessione cache definita CCI-500 che andrà a sostituire la CCI-400 attuale, è un componente del SoC che sposta i dati tra le due CPU (BIG e Little). Il CCI-500 sembra offrire un aumento del 30% nelle prestazioni della memoria rispetto al CCI-400.

ARM ha anche annunciato alcune nuove iniziative per spingere il processo a 16nm FinFET (come l’A72) così i produttori saranno in grado di cambiare rapidamente dai processi a 32/28nm alle nuove versioni più efficienti. Il prossimo anno, dunque, gli octa-core avranno ormai preso piede sul mercato in modo definitivo e saranno i processori più diffusi.

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