Eolico nel 2023: un anno ricco di crescite, ma ancora troppo poche

Il 2023 è stato uno dei migliori anni per l’energia eolica. In quest’anno vi è stata una crescita impressionante del 50% delle installazioni off-shore e onshore. Il traguardo è sicuramente importante, ma raggiungendo gli 1 TW di potenza, adesso il settore deve lavorare ancor di più per raggiungere gli obiettivi prefissati necessari al combattimento del cambiamento del clima. Analizzando le informazioni e le previsioni condivise nel Global Wind Report 2024, sono notabili prospettive di crescita molto incoraggianti, ma è anche visibile la presenza di diversi ostacoli da superare. 

L’aumento del 50% dell’eolico lo scorso anno è un traguardo importante per la diffusione dell’energia sostenibile. Sarà pur vero che si tratta di un grande successo, ma in confronto agli obiettivi prefissati per il quale si dovrebbe riuscire a mantenere il livello di riscaldamento globale ad un massimo di 1,5 °C, si era comunque un forte ritardo sulla tabella di marcia.  Per riuscire a rispettare gli obiettivi climatici, l’eolico deve passare da 1 TW a 3 TW entro sei anni. Questo richiede che vi sia una accelerazione delle installazioni e almeno 320 GW costruiti ogni anno fino al 2030. Ciò potrebbe però essere difficile dati i divari economici tra i paesi più sviluppati e quelli che sono in via di sviluppo.  

Più eolico ma anche più sfide

Come in molti altri settori anche qui troviamo la Cina al primo posto negli investimenti riguardanti le energie rinnovabili. Il paese ha avuto infatti una crescita del 65% nel settore eolico. Nella zona dell’Asia e del Pacifico gli esperti hanno registrato una crescita del 106% delle installazioni dei sistemi eolici, grazie, soprattutto, all’India e la Cina. Anche l’America Latina sta raggiungendo degli obiettivi importanti per la diffusione dell’energia sostenibile. Seguendo l’ambizione dei governi mondiali, gli analisti prevedono che ci sarà una crescita tra il 2024 il 2030 del 10% rispetto alle previsioni precedenti. L’eolico però deve ancora affrontare diverse problematiche, tra le quali la distribuzione non omogenea delle installazioni e una burocrazia che deve essere modificata per favorire l’investimento in questo tipo strumento energetico. 

L’approvazione della Carta Eolica Europea e gli altri sforzi intrapresi a livello internazionale potrebbero essere la rappresentazione di uno sviluppo e di un impegno maggiore verso l’eolico. Tutti i Paesi dovrebbero collaborare tra loro per poter affrontare in modo più efficace il cambiamento climatico piuttosto che gareggiare al primato anche in questo settore. Se non si raggiunge un equilibrio, la prospettiva di una crescita non sarà altro che un mero sogno. 

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