Apple: persiste il dominio dell'App Store nonostante il DMANon è una novità che tra Epic Games e Apple non corra buon sangue. A questa disputa, recentemente, si sono aggiunti nuovi protagonisti che vanno a rimpolpare la fazione di Epic Games. E non è tutto. Le aziende coinvolte sono quattro importanti giganti tecnologici: MicrosoftMeta, X (ex-Twitter) e Match. Il punto di partenza di questa disputa riguarda le recenti azioni della società di Cupertino per adeguarsi al Digital Markets Act.

Le quattro aziende appena citate hanno unito le proprie voci a quella di Epic Games attraverso la firma di una petizione ufficiale. Questo intervento sottolinea il crescente malcontento riguardo alle elevate commissioni e alle restrittive condizioni imposte da Apple. Epic Games ha affermato che, nonostante le apparenti modifiche superficiali apportate da Apple, l’alternativa proposta è così gravosa e scomoda che pochi sviluppatori sarebbero disposti a percorrerla. Di conseguenza, l’App Store rimarrebbe un monopolio, secondo l’azienda.

Tutti puntano il dito contro Apple

Il caso è finito in tribunale, e le dichiarazioni di supporto da parte delle aziende coinvolte si stanno rivelando un fattore significativo. È importante notare che la Commissione Europea è già intervenuta sulla questione. Quest’ultima ha obbligato Apple a modificare alcune delle sue politiche e clausole. Gli interventi richiesti riguardano le Progressive Web App e la possibilità riservata agli sviluppatori che lo desiderano di poter rientrare nell’App Store.

Questo tipo di interventi non riguarderanno solo Apple. La Commissione Europea ha annunciato l’intenzione di esaminare le azioni di tutte le aziende considerate “gatekeeper“. In caso in cui verranno accertate delle violazioni, la Commissione procederà con una serie di multe significative.

Affinché possa realizzarsi un intervento simile bisogna procedere cambiando l’intero panorama normativo delle grandi piattaforme tecnologiche. Lo scenario che si sta delineando evidenzia l’intendo delle autorità normative di garantire un ambiente più equo ed aperto. Governi ed istituzioni si stanno già attivando in tal senso, dirigendo l’attenzione verso la regolamentazione delle pratiche anticoncorrenziali e monopolistiche nel settore tecnologico.

La controversia su Apple, così come l’intervento delle autorità regolatorie indicano un’evoluzione significativa all’interno del panorama normativo delle tecnologie digitali. Questi interventi potrebbero portare ad una serie di ripercussioni sull’operato futuro delle piattaforme tecnologiche.

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