Ferrari, Scuderia, Hamilton, Leclerc, F1

Il Campionato Mondiale di Formula 1 prenderà ufficialmente il via il prossimo 29 febbraio con il Gran Premio del Bahrain. Tuttavia, la stagione 2024 è già iniziata con le prime presentazioni delle monoposto. Gli occhi di tutti i Tifosi sono puntati sulla Scuderia Ferrari che svelerà la SF-24 il prossimo 13 febbraio alle ore 12.00.

Il giorno prima di San Valentino, il team di Maranello solleverà il sipario sulla nuova vettura che dovrà sfidare Max Verstappen e Lewis Hamilton per il titolo iridato. Tuttavia, il momento della presentazione ufficiale è sempre anticipato da un altro momento che celebra la nascita della vettura.

Come da tradizione, Ferrari ha permesso di ascoltare, per la prima volta, il rombo della V6 turbo-ibrido che spinge la vettura del Cavallino Rampante. Come mostrato su X (ex Twitter), il fire-up del motore è avvenuto con successo.

 

Scuderia Ferrari ha finito l’assemblaggio e messo in moto per la prima volta SF-24, la nuova monoposto di Formula 1

Questo post ha un significato intrinseco che va oltre il semplice teaser per la presentazione ufficiale che si terrà il 13 febbraio. Per un team di Formula 1, il fire-up della vettura equivale al primo vero test stagionale.

Infatti, prima di poter mettere in moto la power unit, la vettura deve essere essere assemblata per la prima volta. Questo significa mettere insieme tutti i pezzi e le componenti provenienti dalle varie divisioni specializzate. Si parla di migliaia di pezzi che variano da macroelementi al più piccolo bullone, tutto realizzato su misura e senza possibilità di errore.

La monoscocca realizzata in materiali compositi deve essere unita al telaio, sospensioni, centraline e tutti gli elementi meccanici, idraulici ed elettronici che compongono la monoposto. Solo dopo l’assemblaggio, è possibile avviare il motore e verificare che il lavoro svolto sia stato perfettamente eseguito.

Gli ingegneri di Scuderia Ferrari, così come quelli di tutti gli altri team, effettueranno ulteriori test in laboratorio. Solo dopo aver ottenuti i risultati sperati, sarà possibile effettuare le prove su pista e verificare la dinamica del veicolo. In questo modo, si potranno confrontare i dati ottenuti dal simulatore con quelli reali.

Articolo precedenteRobot, ora impara anche ad usare oggetti di tutti i giorni!
Articolo successivoCUPRA Charging Map: la ricarica auto diventa più accessibile